Dopo l’inopportuno, stravagante ed arrogante richiamo del Vaticano da parte dell’ONU sulle nozze gay, ora è il Comune di Milano a mandare in onda un nuovo atto della commedia "sfasciamo tutto in nome del progressismo". Le famiglie milanesi, infatti, che dal prossimo 14 febbraio dovranno iscrivere i propri figli alle scuole dell’infanzia comunali, non troveranno più sul modulo la dicitura "padre" e "madre". Si parla di genitori, punto e stop. Artefice della rivoluzionaria novità "progressista" è stata la consigliera del Pd Iardino che così ha commentato la novità: "così evitiamo che nuove sensibilità siano preda della fredda burocrazia". Sicuramente neanche Vendola sarebbe stato capace di dare con parole più semplici una spiegazione alla portata di tutti. Dopo aver varato il Registro delle unioni civili il sindaco Pisapia doveva dare un nuovo impulso "progressista".
A questo punto viene da chiedersi se questi "progressisti akkulturati" si sono mai posta la domanda: "ma noi da chi siamo stati generati, da due persone dello stesso sesso oppure di sessi diversi?". Chiederei inoltre se hanno mai visto e/o sentito parlare, da gente alla buona e non da illuminati come loro, che nel regno animale ci sono addirittura coppie (maschio e femmina) che rimangono insieme per tutta la vita con lo scopo primario di procreare e curare per anni la prole; se non erro, non c’è alcun caso in cui i figli siano curati da due maschi o da due femmine, al massimo – come per gli elefanti – vengono curati nell’ambito della famiglia allargata a zie e cugine.
Qualcuno potrebbe obiettare che questo ragionamento è fasullo, in quanto gli animali forse, non avendo scranni da occupare e/o schermi televisivi da bucare, sono meno progressisti e meno akkulturati delle persone. Non ho nulla da obiettare circa le persone gay, ognuno può vivere la propria sessualità come crede più opportuno, senza però sfociare in quelle carnevalate di cattivo gusto del Gay-Pride e, soprattutto, minare la cellula più importante della società, cioè la famiglia. Purtroppo i concetti di democrazia, di rispetto e di moralità sono quasi totalmente sconosciuti da coloro che si vantano di esserne i cultori, che sono mossi unicamente da un’ideologia volta soltanto a scardinare la società.
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