Un mese fa Massimiliano Allegri pensava di arrivare a questo punto ‘con 10 punti di vantaggio sulla Juventus’. Invece, a 5 giornate dalla fine del campionato il Milan e’ stato sorpassato, e’ in ritardo di tre punti, e sul futuro dell’allenatore i dubbi sono piu’ densi rispetto alla vigilia del rinnovo biennale firmato a gennaio.
Si aspettava di piu’ Silvio Berlusconi, e non lo ha nascosto con alcuni parlamentari rossoneri: ‘Almeno voi soffrite gratis, pensate a me che ci metto pure i soldi…’. La battuta non e’ inedita, ma tutti si domandano se il presidente per l’anno prossimo sia disposto a puntare ancora su Allegri. I bookmaker gia’ quotano i potenziali successori, da Guardiola a Capello, passando per Spalletti e Montella. Il livornese, pero’, non accetta l’idea di giocarsi tutto da qui al 13 maggio.
‘Mi gioco lo scudetto e basta, e ci provo finche’ la matematica lo consente, il resto non ha senso’, taglia corto Allegri, ‘a cosa ho sbagliato pensero’ dal 13 maggio’. Aver o meno bissato lo scudetto potrebbe fare la differenza e le due sfide di questa settimana, con il Genoa e a Siena, possono essere decisive. La novita’ e’ che ‘questa volta giochiamo in contemporanea alla Juventus, e’ carino…’, nota Allegri con una punta di sarcasmo. Ma si fa serio per avvertire i suoi che non c’e’ piu’ spazio per passi falsi. ‘Non possiamo abdicare allo scudetto, dobbiamo vincere per tenere vive le speranze, altrimenti la Juventus puo’ allungare. Ci crediamo – ragiona – anche perche’ nel calcio puo’ succedere di tutto’.
Di tutto e’ gia’ successo al Milan che ha raccolto solo 5 punti nelle ultime 4 partite, con un pareggio e un ko in casa.
Allegri ammette troppi errori commessi, constata che i suoi non sono brillanti come un mese fa, e alla fine riserva la consueta analisi sugli assistenti: ‘Nelle partite con finite con il minimo scarto certe decisioni sono state determinanti, sei volte su sette, tranne il derby. Magari – sorride – l’anno prossimo i guardalinee terranno la bandierina giu’ e noi faremo gol’.
Intanto sara’ importante non subirne, e contro il Genoa la difesa dovra’ fare a meno di Bonera (squalificato), Thiago Silva (non ancora pronto) e Mexes (febbre). Fermo da inizio aprile per la pubalgia, torna Boateng e Allegri ha escluso per scelta tecnica Robinho e Seedorf, a cui non e’ bastato scusarsi per lo sfogo dopo la sostituzione di domenica.
‘Se non lo trattassi da campione non lo farei giocare’, e’ stata l’osservazione di Allegri, prima di lasciare il posto davanti alle telecamere allo stesso Seedorf che ha voluto dire la sua sull’episodio con una breve conferenza stampa. ‘Ho chiarito con il mister, non ero contento perche’ uscendo mi sono sentito impotente. Come tutti voglio dare il massimo ma non ci sto riuscendo – e’ la tesi di Seedorf, uno dei 10 rossoneri con il contratto in scadenza a giugno – Non e’ il momento per creare polemiche, e’ stato lo sfogo di chi tiene tanto, forse troppo al Milan. Sono uno che fa gruppo, ma ho emozioni e sto vivendo intensamente questi ultimi mesi al Milan. In campo, in panchina o in tribuna voglio dare il mio contributo alla squadra sperando in una bella sorpresa a fine campionato’.
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