"La mia Verità? E’ un’iniziativa coraggiosa". Lo afferma Maurizio Belpietro direttore de "La Verità", in una intervista al Sole 24 Ore: "Penso che ci siano ancora spazi per fare informazione, purché con costi contenuti e con innovazioni. Anche i settori maturi, se vi si investe con un po’ di fantasia, possono rivelarsi interessanti". Smentisce che si tratta di una vendetta nei confronti di Renzi: "Io non ho nulla di cui vendicarmi. La Verità non nasce da una questione personale. Nasce dalla volontà di fare un’informazione che non sia piegata a interessi politici o economici, un’informazione che non debba rispondere a padroni o padrini. E vedrà che ci sarà spazio per raccontare di tutto".
Belpietro sostiene di ispirarsi al giornalismo del New York: "E’ il paladino di quel giornalismo che resiste a ogni tentativo di condizionamento. Ho ancora la passione per pubblicare le notizie e non per nasconderle. Sarà anche per questo che è la seconda volta che mi capita di essere messo alla porta". Interrogato su un leader per il centrodestra risponde: "In questo momento non mi convince nessuno. Parisi, Meloni e gli altri devono prima dirci come vogliono cambiare la burocrazia, la giustizia, come vogliono rendere moderna l’Italia. Su Parisi mi chiedo: ma i voti ce li ha? Ha il mandato per federare il centrodestra? Per ora non ho idee chiarissime in proposito".
Discussione su questo articolo