Se a proporre una legge elettorale simile all’Italicum fosse stato Silvio Berlusconi, ci sarebbe stato l’inferno. Invece, a proporre questa legge elettorale assurda è stato un leader di sinistra, Matteo Renzi. Ora, Renzi sembra quasi il bulletto di una scuola. A volte sbeffeggia i propri avversari ed altre li attacca direttamente. Il suo atteggiamento è forte con i deboli e debole con i forti.
Prendiamo ad esempio la questione dell’immigrazione clandestina. Un altro leader sarebbe andato a battere i pugni sui tavoli nei palazzi di Bruxelles per chiedere la collaborazione a livello europeo nel fronteggiare l’emergenza dell’immigrazione clandestina ed avrebbe minacciato le autorità europee di non accettare più le loro direttive se esse non avessero collaborato. Renzi, invece, non fa nulla, al di là di quello che dice. Non va nelle sedi europee a dire come stanno le cose. Piuttosto, temporeggia e parla tanto…
Però, Renzi è anche la stessa persona che vorrebbe fare confiscare le case e gli alberghi dei cittadini italiani per farci vivere gli immigrati clandestini. Renzi pensa agli immigrati clandestini mentre fa chiudere le ambasciate italiane all’estero, mettendo in difficoltà i nostri connazionali emigrati. Egli è forte con i deboli (i cittadini italiani) e debole con i forti (i poteri forti europei) come un bullo degno di questo nome.
Il suo governo non ha preso una posizione sul genocidio armeno, come se avesse paura della Turchia. Inoltre, Renzi si vuole fare la legge elettorale su misura. Infatti, se dovesse andare in porto, l’Italicum favorirebbe il Partito Democratico, per il premio di maggioranza alla lista e per il ballottaggio. Lo fa anche contro il volere degli italiani. Secondo un sondaggio di Nando Pagnoncelli (che è stato riportato dal quotidiano "Il Giornale" ) un italiano su due non vorrebbe l’Italicum. Eppure, con la sua spocchia, Renzi dice che andrà avanti e che non ascolterà nessuno. A questo punto, temere per la democrazia qui in Italia è lecito.
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