Il made in Italy non è solo un prodotto, è uno stile apprezzato in tutto il mondo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, premia le eccellenze del Made in Italy, in una cerimonia al Quirinale dedicata alla "Giornata Qualità Italia". Ma lavoro in Italia ce n’è sempre meno. Così Mattarella durante la cerimonia di conferimento dei Premi Leonardo 2014 ha lanciato l’allarme: "Troppi posti di lavoro e tanta capacità produttiva sono andati perduti in questi anni". Il capo dello Stato ha quindi sottolineato l’importanza di "invertire la rotta".
Consegnando i riconoscimenti agli imprenditori che hanno contribuito ad affermare e consolidare la qualità del sistema Italia nel mondo, Mattarella ha chiesto a tutti di "fare la loro parte per vincere la sfida di ammodernare il Paese". In particolare, "la politica deve fare scelte che favoriscano lo sviluppo e diano priorità al lavoro" e ha il compito di "colpire la corruzione, responsabile di oneri e di alterazioni di competitività intollerabili per il Paese e per il sistema delle imprese".
Secondo il presidente della Repubblica "bisogna ridurre le lungaggini burocratiche, contrastare l’illegalità, combattere senza riserve le mafie. Anche la società deve sostenere questo impegno di ammodernamento del Paese: con una cittadinanza attiva che, quando è necessario, stimoli, integri e corregga l’azione delle pubbliche amministrazioni".
Un ruolo importante per il futuro dell’Italia lo avrà la pubblica amministrazione che, afferma Mattarella, deve "mettere a sistema le proprie intelligenze, mantenendosi ancorata, nell’azione, ai principi della Costituzione e adeguandosi rapidamente alle potenzialità delle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini che chiedono trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza delle decisioni".
Anche gli imprenditori devono fare la loro parte, chiamati ad "affrontare il mercato, utilizzare e valorizzare il lavoro e la creatività dei collaboratori, progettare, investire con coraggio sapendo anche crescere nelle dimensioni". Matterella fa notare che "il valore sociale dell’impresa oggi, se possibile, è ancora più grande" ed è d’accordo con le aziende che chiedono "ai poteri pubblici di inserire azioni di sostegno all’innovazione e allo sviluppo in un quadro di politiche industriali coerenti e rafforzate". Il presidente della Repubblica riconosce al governo di "aver saputo tenere testa alla difficile congiuntura finanziaria internazionale", ma ora "va completata l’azione" con "riforme necessarie e iniziative per la crescita, concertate a livello dell’Unione europea".
Mattarella registra in questo senso "segnali di fiducia e indicatori congiunturali positivi; la maggiore competitività degli scambi in euro, le misure adottate dalla Banca centrale europea, la tendenziale riduzione del prezzo del petrolio, aprono spazi maggiori all’iniziativa". Ulteriore potenziamento arriva dall’export italiano, che "può dare un aiuto al Paese" e può apportare "un incremento dei consumi interni".
Un accenno, a pochi giorni dall’inaugurazione, anche all’Expo di Milano: "Una grande occasione e un’opportunità preziosa – dice il presidente della Repubblica -, garantire cibo e acqua a tutti i popoli, salvaguardando l’equilibrio dell’ambiente e offrendo alle generazioni future uno sviluppo sostenibile, è un impegno di portata epocale, che sarà posto all’intero pianeta dell’Esposizione italiana". La speranza di Mattarella è che l’Italia riesca a "imboccare una nuova strada di progresso". "Il traguardo – conclude il presidente della Repubblica – è alla nostra portata se uniremo qualità, cultura, innovazione e un ammodernamento della macchina dello Stato".
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