Erano matrimoni di comodo per ottenere il permesso di soggiorno e poi la cittadinanza italiana. Menti dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, due cittadine dominicane, madre e figlia: Payano Ramona Munoz, 56 anni, residente a Monza, e Munoz Sorangel Ortega (30), tra gli arrestati. Tre invece gli italiani che si ritiene abbiano aiutato le donne in questa attività.
Coordinata dalla Procura della Repubblica di Vasto, in provincia di Chieti, l’operazione dei Carabinieri denominata "Fake Marriage" si e’ conclusa con cinque persone arrestate e 22 denunciate. Per tutti l’accusa e’ in concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della permanenza illegale di stranieri sul territorio nazionale.
L’operazione era cominciata nell’agosto del 2014, quando una giovane moglie di origine dominicana di un cinquantenne del posto ha fatto perdere le sue tracce.
Le procedure per l’ingresso in Italia erano formalmente ineccepibili: donne dominicane sposate nel loro Paese con uomini italiani entravano in Italia con il coniuge ottenendo prima residenza e poi permesso di soggiorno anche se nel frattempo avevano lasciato il domicilio familiare. Per i ‘mariti’, pero’, nessun problema: per raggiungere la Repubblica di Santo Domingo erano stati pagati con somme variabili tra cinquemila e diecimila euro.
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