Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale le associazioni combattentistiche e d’armi in occasione dell’anniversario della liberazione, ha ricordato i due marò detenuti in India. “Nel momento in cui celebriamo la Festa della liberazione – ha detto il capo dello Stato – il mio pensiero va anche ai due fanti di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che da oltre tre anni attendono giustizia". "A loro – ha aggiunto il presidente Mattarella – va il mio incoraggiamento e ai loro familiari la mia vicinanza, con l’assicurazione che l’impegno dell’Italia nei loro confronti non si è attenuato".
Massimiliano Latorre, uno dei due marò, dopo avere letto le parole di Mattarella, su Facebook scrive: “Nel leggere le parole che in occasione della ricorrenza del 25 aprile il Capo dello Stato ci ha dedicato, non posso non rivolgermi a lui con umiltà e ringraziarLo per il pensiero rivolto a noi ed all’assurda ed ingiusta vicenda che ci coinvolge da troppo tempo". "Pur con uno stato d’animo offuscato, gioisco per questa preziosa ricorrenza anche se, nonostante il conforto derivato dal suo gradito incoraggiamento, non è per me possibile gioirne appieno".
"Mi reputo ‘fortunato’ ad avere ancora oggi la possibilità di poter interagire con il mondo, nonostante le difficoltà che cerco di non lasciar trasparire", sottolinea Latorre, spiegando che "purtroppo ciò non mi esime dalla costante sofferenza e dall’enorme peso che a tutt’oggi sento gravare sulle nostre sorti ancora incerte ed indefinite. E, nonostante la mia permanenza in Italia realizzata non certo per mia scelta, sento ancora forte l’impegno morale e professionale nei confronti di Salvatore, costretto in ambasciata tra mille interrogativi", aggiunge.
“Un impegno – assicura Latorre – che vivo responsabilmente sia come uomo che come militare responsabile del team di cui ero orgogliosamente a capo. Tutti quanti noi attendiamo in Italia, e non soltanto, il termine di quest’ingiustizia". "Così come all’atto del suo insediamento – conclude rivolgendosi al Capo dello Stato – anche oggi esprimo essere a completa disposizione del Comandante Supremo delle Forze Armate per un incontro. W l’Italia, WWWW gli Italiani”.
La prossima udienza in Corte Suprema a New Delhi sul ricorso presentato dai Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per escludere dal processo che li riguarda la polizia investigativa Nia, e’ stata messa in calendario per martedi’ 28 aprile 2015. L’udienza si svolgera’ davanti a tre giudici che esamineranno anche il ricorso di Kilsariyan, un pescatore che chiede di revocare l’inapplicabilita’ nel processo della legge indiana contro il terrorismo marittimo.
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