Premetto che il M5S mi fa un po’ simpatia, sia per essere interprete del disagio popolare, sia per le uscite folcloristiche che Grillo dispensa ai suoi fan come le miracolose bevute della prima urina e "l’annusamento" di radon per prevenire in terremoti e per tanti altre "rivelazioni" che sarebbe lungo quanto inutile elencare. Questa simpatia però si annulla completamente e si trasforma in critica quando si pensa che questo partito, che vanta oltre il 20% di sostenitori, si perde in idee poco o niente affatto concrete ed inoltre, pur predicando la correttezza, vanta consiglieri regionali pescati con le mani nella marmellata ed assume attraverso i suoi rappresentanti atteggiamenti per nulla democratici che sfociano anche in insulti.
Il M5S ha sempre condannato Berlusconi ancor prima che lo facessero magistrati origliatori, che si sono basati su intime convinzioni e non su prove, arrivando persino a rifiutare i testimoni della difesa, ma ora, che nel mirino del Pd, pardon di alcuni magistrati, c’è Grillo e non per fatti supposti, ma per fatti che tutti hanno visto, si scandalizzano e si danno al vittimismo. Questo atteggiamento non si addice proprio a chi si vuol presentare come immacolato e portatore di sagge innovazioni, sembra proprio il vecchio che avanza.
Al massimo i grillini possono sostenere che le loro carnevalate e le loro esternazioni non sono da codice penale, ma, se stessero zitti, farebbero più bella figura.
L’unica iniziativa sensata, la richiesta di impeachement di Napolitano, è stata vanificata dal deplorevole comportamento del Comitato Parlamentare per i procedimenti di accusa, che non ha voluto approfondire le rivelazioni di Alan Friedman confermate da Monti, Prodi e De Benedetti ed ha archiviato la richiesta. C’è da precisare che Monti e Prodi il giorno 11 u.s. hanno con "signorilità", propria della loro persona, modificato quanto rilasciato a suo tempo al giornalista Friedman (le interviste sono eloquenti). Siamo proprio un popolo di matti se pensiamo per un solo istante di fidarci di costoro. Sembra proprio che il Pd ed il suo difensore Napolitano vogliano istaurare il clima vigente nell’ex URSS.
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