Pioggia di soldi per gli immigrati, e tagli per i corsi di lingua e cultura italiana all’ estero. Il governo di centro sinistra intende stanziare circa 24 milioni di euro in favore degli immigrati, questo in bonus cultura. Mentre per i corsi di lingua e cultura italiana all’estero, gli stanziamenti annuali vengono decurtati in modo vergognoso.
Pur di poter sostenere i corsi di lingua, le famiglie italiane sono costrette a versare un cosiddetto contributo che all’occasione si trasforma in obbligo di pagamento pur di non far sparire questi corsi.
Per gli immigrati non badiamo a spese, per gli italiani all’estero non ci sono nemmeno più le briciole. Quegli italiani nel mondo che con le loro rimesse hanno sostenuto l’economia italiana nel momento del bisogno. Oggi che i nostri governanti potrebbero ricambiare in modo serio quel grande gesto lo annullano o addirittura lo dimenticano.
Chi oggi non prende nemmeno in considerazione il problema, anni addietro pur di sconfessare Silvio Berlusconi faceva carte false. Costituzione alla mano manifestavano davanti alle ambasciate ed in prossimità dei vari consolati, e pur di avere una partecipazione sostanziosa, facevano partecipare anche i bambini, ignari di cosa andavano gridando.
Siamo di fronte a gente senza scrupoli che pur di conservare la poltrona è capace anche di vendere la propria madre, mentre i loro figli sono costretti a sofferenze che superano ogni limite. Bisogna avere il coraggio di prendere una posizione netta, ma soprattutto bisogna schiarirsi la mente, visto che al momento navighiamo in un mare torbido e fangoso.
Ma chi è che deve prendere l’iniziativa, il sig. Rossi il sig. Verdi o il sig. Bianchi? Quesito complicato e di non facile soluzione, questo, quando non si desidera vedere ad un palmo dal proprio naso. Basterebbe riflettere solo un attimo e la soluzione apparirebbe da sola, molte volte la risposta sta nella stessa domanda.
Vi dicono niente le seguenti sigle? CGIE – COMITES – PARLAMENTARI ELETTI ALL’ ESTERO. Aandiamo per ordine.
CGIE, organismo istituzionale nato per tutelare e salvaguardare i diritti degli italiani all’estero. Qualcuno ricorda se in qualche occasione lo stesso ha preso posizione in favore degli italiani? Assolutamente no, ecco perché in molte occasioni auspico che lo stesso scompaia per sempre, la sua incisività à praticamente inutile, altro non è che un serbatoio di voti per una certa parte politica, lascio a voi intendere quale.
I COMITES. A mio avviso unico organismo istituzionale che potrebbe incidere in questa tipologia di problemi, spero e mi auguro che il mio Comites, quello di Zurigo, prenda delle serie prese di posizione, ma in tutta sincerità ho qualche dubbio.
Parlamentari eletti nella circoscrizione estera. Ma servono realmente, hanno qualche utilità? No. Allora eliminiamoli, la loro politica partitica non serve alle nostre comunità.
A sentire gli enti gestori dei corsi, con questi tagli indiscriminati gli stessi corsi sono a rischio; nessuno obbliga gli enti a fare i salti mortali, rimettete il mandato al MAE, saranno loro a trovare le giuste soluzioni.
Spero e mi auguro di non essere etichettato come populista o sporco razzista-fascista; sì, perché da sinistra, quando provi a tutelare prima gli italiani, sei etichettato con le sigle prima citate. Quando il cittadino accetta che qualunque persona arrivata in Italia possa acquisire gli stessi diritti di in Italia ci è nato e di chi l’Italia l’ha costruita, allora significa che si sono superati tutti i limiti.
CGIE – COMITES e PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO, si accoderanno allo schiamazzo del Boy scout di ponte vecchio, o si ribelleranno a tutto questo? Tranquilli cari connazionali, nessun terremoto, rimarrà tutto maledettamente identico. Se vogliamo che la lingua italiana intesa come insegnamento abbia un futuro, o sbarchiamo sul lago di Zurigo con un barcone, oppure tiriamo fuori le palle e ritorniamo ad essere una comunità.
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