"Se da una parte bisogna fare i conti con la ferrea logica dei numeri, dall’altra ci deve essere la forza della politica di intervenire per liberare le energie del Paese. A questo governo noi vogliamo dare questa forza, per garantire a chi fa impresa di esprimersi al meglio, per creare sviluppo e posti di lavoro", "assieme alla necessità di diminuire il più velocemente possibile la pressione fiscale su imprese e famiglie e di semplificare il sistema fiscale, bisogna soprattutto eliminare l’oppressione burocratica che frena chiunque svolga o intenda svolgere un’attività economica: una riforma praticamente a costo zero, che vale un patrimonio". Lo afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in una intervista al Sole 24 Ore nella quale valuta le prime linee di intervento del ministro dell’Economia Padoan e rilancia sulle urgenze economiche che questo governo ha davanti.
Per quanto riguarda il cuneo fiscale sottolinea che "l’azione deve essere duplice, con riduzione Irap per le imprese e riduzione Irpef per i lavoratori". E sulla tassazione delle rendite finanziarie "è giusto riflettere molto attentamente, dobbiamo salvaguardare una delle maggiori risorse del nostro Paese, la grande capacità di risparmio. Non possiamo penalizzare chi ha fatto risparmi per garantirsi un futuro migliore per sé e per la propria famiglia", "noi difenderemo sempre le ragioni del ceto medio del nostro Paese; ci opporremo con forza ad aumenti della tassazione o a una patrimoniale".
Il ministro dell’Economia ribadisce che non va sforato il 3 per cento sul rapporto deficit/Pil: "Dobbiamo proseguire nella politica di risanamento finanziario e di mantenimento degli impegni presi in sede europea. Nello stesso tempo dobbiamo richiedere all’Europa di sostenere la nostra politica di sviluppo attraverso la possibilità di intervenire con azioni mirate a sostegno degli investimenti strategici, una nuova golden rule europea per gli investimenti in grandi infrastrutture".
A proposito di legge elettorale: "Per ora va bene così. Alla Camera per noi si può approvare così. Alcuni ingranaggi tecnici andranno migliorati, ma è tema del Senato". "Speriamo sempre in un ripensamento di Forza Italia a favore del tema delle preferenze". E sui due sistemi elettorali opposti per Camera e Senato commenta: "Sarebbe molto più assurdo legiferare per due Camere negli stessi giorni in cui si propone l’eliminazione del Senato. O si fa una legge per una sola Camera o nessuno crederà che noi davvero vogliamo cambiare il Senato".
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