Non e’ uno tsunami, ma il fenomeno e’ stato evidente e per ora ‘misterioso’: il mare, sulle coste tirreniche di Lazio e Calabria, si e’ prima ritirato e poi e’ tornato a ‘distendersi’ con un sensibile moto ondoso. E’ accaduto nella tarda mattinata di giovedi’ scorso e gli studiosi dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la protezione e la sicurezza ambientale, sono al lavoro per capire le cause dell’anomalia, durata alcune ore.
Secondo i rilievi dell’Ingv-Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia si esclude che il fenomeno sia stato provocato da attivita’ sismica o vulcanica nell’area, in quel periodo assente. Solo nella tarda serata di giovedi’ c’e’ stata infatti una scossa di magnitudo 4.1 al largo dell’isola di Ischia. Al momento, l’ipotesi piu’ accreditata sulle cause della variazione del livello del mare e’ legata all’influsso di una perturbazione atmosferica di origine nord-africana.
‘Serviranno comunque – ha spiegato Silvano Meroi, direttore del settore Rischi naturali della Protezione civile – studi molto approfonditi da parte dell’Ispra per capire bene quello che e’ successo. Di certo – ha aggiunto – la stazione mareografica di Anzio ha registrato un moto ondoso anomalo che si e’ sovrapposto ad uno di marea: complessivamente la variazione del livello del mare e’ stata di circa cinquanta centimetri, dei quali una trentina sono attribuibili all’anomalia. Ora vorremmo comprendere con esattezza perche’ si e’ verificato questo fenomeno’.
Sebbene non sia usuale per le coste tirreniche dell’Italia centro-meridionale, osserva la Protezione civile, la repentina variazione del livello del mare e’ abbastanza frequente in alcuni tratti dei litorali italiani, ad esempio nel canale di Sicilia, dove prende il nome di ‘marrobbio’ ed e’ associato a particolari condizioni meteo-climatiche. Il Dipartimento ricorda che, seppure in presenza di eventi di limitata entita’, e’ comunque consigliabile nel caso si osservino fenomeni analoghi darne notizia alle Capitanerie di Porto e allontanarsi dalla spiaggia, portandosi verso aree piu’ elevate.
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