Mario Monti è pronto a guidare un’alleanza di quelle forze politiche che saranno disposte a seguire la sua agenda. Qual è la agenda Monti? Da oggi esiste un sito ufficiale per consultarla: www.agenda-Monti.it
Gli obiettivi su cui punta il Professore? Europa, prima di tutto. Secondo Monti è necessario costruire “un’Europa più integrata e solidale, contro ogni populismo”. E il nostro Paese “deve battersi per un’Europa più comunitaria e intergovernativa, più unita e non a più velocità”. L’Italia per contare di più nel Vecchio Continente deve guadagnarsi la credibilità, per poter chiedere poi alla Ue “politiche più orientate alla crescita”.
Proprio la crescita è un altro dei punti principali: e per crescere non si può ricorrere al debito pubblico. Ma bisogna avere “finanze sane2. Dunque, attuare il pareggio di bilancio dal 2013 e ridurre lo stock del debito pubblico di un ventesimo all’anno a partire dal 2015.
Riducendo il debito, è il ragionamento di Monti, si potranno ridurre, per tutti, le tasse. Perché “ridurre le tasse è possibile”, a patto che si mantenga la rotta verso la giusta direzione. Si comincerà con la riduzione del carico fiscale su lavoro e impresa. Per farlo si potrà intervenire sui grandi patrimoni e sui consumi di lusso.
Ecco qui di seguito gli altri punti su cui punta il Prof:
LIBERALIZZAZIONI: Monti propone di continuare su quella strada e di ‘intensificare l’apertura dei mercati’. Parallelamente va resa piu’ efficiente la pubblica amministrazione. La spesa pubblica deve essere riqualificata, la spending review deve diventare un metodo permanente.
IMPRESA: L’agenda prevede il decentramento contrattuale, la riduzione del costo dell’energia, la facilitazione dell’accesso al credito per le imprese. Bisogna puntare a portare il livello degli investimenti stranieri in Italia al livello della media europea.
LAVORO: dopo la riforma Fornero e quella sul mercato del lavoro ‘non si puo’ fare marcia indietro’. Monti propone di semplificare ulteriormente la normativa, di spostare la contrattazione collettiva a livello aziendale, di varare un piano per l’occupazione giovanile , con incentivi per chi assume gli under 30.
LOTTA ALLA POVERTA’: Monti pensa a un reddito di sostentamento minimo, subordinato alla frequenza di corsi di formazione e inserimento professionale.
L. ELETTORALE: secondo Monti il ‘primo atto’ del nuovo Parlamento deve essere la riforma della legge elettorale per ridare ai cittadini la possibilita’ di scegliere i propri rappresentanti.
CASTA: Con lo slogan ‘meno casta meno costi’ Monti propone una drastica riduzione dei contributi pubblici ai partiti e ai gruppi parlamentari, con l’obbligo di bilanci trasparenti e un tetto ai finanziamenti privati.
EVASIONE E CORRUZIONE ‘Tolleranza zero per corruzione, evasione e attivita’ sommerse’. Monti prevede una stretta sul falso in bilancio e sulla legge anti-corruzione. Va rivista la disciplina sulle prescrizioni per colpire piu’ efficacemente i reati.
CONFLITTO INTERESSI: Monti auspica l’adozione di una piu’ robusta disciplina di prevenzione dei conflitti di interesse.
INCANDIDABILITA’: Il provvedimento appena approvato e’ un segnale importante ma bisogna ‘andare oltre’ e prevedere norme ancora piu’ stringenti.
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