JPMorgan e Credit Suisse patteggiano con la Sec. E si accordano a pagare complessivamente 417 milioni di dollari per risolvere le rispettive dispute sui titoli legati ai mutui, in base alla quali sono accusate di aver ingannato gli investitori. Incassati gli accordi, le autorita’ americane avvertono che non molleranno la presa: ‘le azioni odierne non sono le ultime. Wall Street si trovera’ ad affrontare altri casi’.
I patteggiamenti riguardano la cattiva condotta sulla vendita di residential mortgage-backed securities (Rmbs), i titoli legati ai mutui immobiliari. La Sec in precedenza ha raggiunto accordi con almeno altre cinque banche, che erano accusate di non aver deliberatamente mal interpretato i documenti per la vendita di cdo, categoria di titoli legati ai mutui residenziali.
JPMorgan ha patteggiato il pagamento di 297 milioni di dollari senza ammettere o negare comportamenti sbagliati.
L’accordo raggiunto riguarda due accuse separate, una legata a Bear Stearns, la banca acquistata nel 2008 con l’aiuto della Fed. Proprio i titoli legati ai mutui di Bear Stearns sono finiti nelle scorse settimane nel mirino del procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, che accusa JPMorgan di aver frodato gli investitori causando perdite per oltre 20 miliardi di dollari con i titoli Bear Stearns. La banca guidata da Jamie Dimon si dichiara soddisfatta di poter mettere alla sue spalle i problemi degli Rmbs con l’accordo con la Sec. Ma mette in guardia sul fatto di non aver ricevuto alcuna assicurazione dalla consob americana sulla presentazione di futuri ed eventuali nuovi casi riguardanti gli Rmbs. ‘Non siamo comunque a conoscenza di altre indagini Sec nelle attivita’ Rmbs di JPMorgan’.
Credit Suisse paghera’ invece 120 milioni di dollari per risolvere la disputa con la Sec e si dice "soddisfatta di essere stato in grado di risolvere" il contenzioso.
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