Come è noto, da qualche tempo, le pensioni dei nostri connazionali vengono pagate dal Banco Itaù, incaricato del servizio in Argentina, in pesos invece che in euro come richiesto ed assicurato invece dall’INPS. Sembrerebbe che questa decisone sia stata dettata dal governo argentino nell’ambito di una serie di azioni ufficialmente volte ad “assicurare i risparmi dei residenti in Argentina” e la “’pesificación’ dell’economia del paese”. Come riportato anche dalla stampa dedicata alla collettività italiana, dal mese prossimo “a meno che non ci sia una risoluzione che risparmi i pensionati italiani (come è avvenuto in passato), tutti i pensionati INPS riscuoteranno in pesos” ossia “ad un cambio ufficiale, che è attorno a $5,70 ogni euro, almeno un peso in meno di quanto pagano “arbolitos” e “cuevas”, secondo i conoscitori del mercato di valute.”
Dopo le ripetute proteste dei pensionati italiani – che finora non hanno ottenuto risposte soddisfacenti ed univoche dai Consolati, dai Comites, dai Patronati e dalle Associazioni italiane – l’on. Merlo si è attivato presentando, oggi, un’interrogazione ai Ministri degli Esteri e del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il presidente del Movimento Associativo Italiani all’estero ha così illustrato la questione: “Ho chiesto ai Ministri degli Esteri e del Lavoro se siano a conoscenza del fatto che le pensioni italiane, nonostante le rassicurazioni e il fatto che l’INPS le corrisponda in euro, continuano ad essere pagate in pesos argentini e ad un cambio fissato dal governo pari al 40% meno del prezzo reale di mercato. Una situazione inaccettabile che danneggia economicamente i nostri connazionali e che rasenta il sopruso. Così come ho richiesto nell’interrogazione ai Ministri italiani di agire attraverso i canali ufficiali per richiedere un’azione che costringa a pagare le pensioni in euro, insieme alla sen. Giai abbiamo deciso di scrivere, come parlamentari rappresentanti degli italiani all’estero, anche alla Presidente della Repubblica argentina per chiedere che intervenga perché i pensionati italiani in Argentina ricevano le pensioni nella stessa valuta in cui vengono pagate o almeno ad un cambio peso – euro che rispetti il prezzo di mercato e permetta al pensionato – se lo vuole – di riacquistare la stessa quantità di euro pagata dallo Stato Italiano. E’ veramente inaccettabile questo vero ‘saccheggio’ del potere d’ acquisto delle già magre pensioni dei nostri connazionali”.
INTERROGAZIONE di Ricardo Merlo al Ministro degli affari esteri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
Per sapere – premesso che:
• si è creata una situazione di grosso disagio per i nostri connazionali in Argentina nel riscuotere la pensione INPS;
• le difficoltà che stanno subendo riguardano in particolar modo la valuta in cui viene riscossa la pensione stessa;
• secondo l’ultima circolare dell’INPS i beneficiati dovrebbero riscuotere le loro pensioni direttamente in euro e senza pagare alcuna commissione: da quanto riportato dalla associazioni italiane, dai Comites e da tanti connazionali, si riscontra invece che non vengono rispettate né la prima né la seconda affermazione.
• La pensione viene pagata in pesos argentini al cambio ufficiale fissato dal governo, ossia 40% meno del prezzo reale di mercato dell’ euro.
• se, i ministri interpellati, siano a conoscenza dei fatti;
• se possano confermare che i fondi trasmessi dall’INPS per il pagamento delle pensioni in Argentina debbano essere necessariamente trasformati in pesos;
nel caso in cui esista questa disposizione, quali azioni i ministri interpellati pensano di mettere in atto nei confronti del governo Argentino per impedire questo vero e proprio saccheggio del potere d’ acquisto delle pensioni dei nostri connazionali.
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