“I nostri emigranti hanno conquistato, tra privazioni e difficoltà, una piena coscienza dei loro diritti, una maturità civile che merita il più grande rispetto. Trovo davvero antidemocratico quello che sta succedendo, si negano diritti acquisiti in anni e anni di lotte civili. Voglio specificare che ho votato, insieme a tutto il gruppo Udc, no a tutto il provvedimento, tranne che per un emendamento che riguarda i fondi che sono stati drasticamente tagliati a Comites e Cgie per aiutare categorie sociali. Voglio dire che responsabilmente mi rendo conto quanto sia giusto e importante aiutare chi sta peggio, ma so anche quanto abbiamo lavorato e quanto lavorano i Comites per garantire aiuto e supporto a tantissime persone”. E’ quanto afferma i una nota la senatrice del Maie – Movimento associativo italiani all’estero, Mirella Giai.
“La mia sensazione è quella che siccome gli italiani sono residenti all’estero, si usi un metro e una misura diversi e che si stia cercando di cancellare questa realtà che al contrario è sempre partecipativa. Rinviare le elezioni al 2014, e renderle telematiche, è vero che viviamo in un’era dove la tecnologia agevola e velocizza processi che prima richiedevano diversi giorni; ma l’idea del voto on-line, riteniamo possa compromettere la veridicità del voto di chi lo ha espresso. Inoltre, non tutti sono in grado di orientarsi con il computer e per chi non ne possiede uno e non potrà raggiungere una sede consolare, finirà col non votare. Spero che dopo anni di lotte e rivendicazioni non si mandi tutto al macero e che presto si trovino fondi per tutte le necessità, per potere continuare a svolgere le attività nei Comites e Cgie, senza togliere niente a nessuno come è stato fatto oggi con gli italiani residenti all’estero”.
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