Troppa sfiducia nella politica italiana si avverte anche all’estero. Se in Italia la fiducia nella politica è intorno al 4% nel resto nel mondo non va meglio: facendo un giro sui vari blog e pagine Facebook dedicato agi italiani nel mondo, anche alla luce di una mia eventuale discesa in campo, sto sondando il terreno tra i giovani e avverto lo stesso malumore che si avverte in Italia, se non maggiore poiché tanti giovani hanno lasciato l’Italia per mancanza di fiducia nelle istituzioni prima e poi nella politica.
Non è una resa, mi rendo conto che unire e riunire tante anime sotto un unico progetto politico per la crescita e la rinascita della nostra amata patria non è cosa facile, anche gli stessi partiti e movimenti hanno queste difficoltà. Il Movimento 5 Stelle a livello mondale è assente, non ha l’ossigeno che ha in Italia, ha seguaci tra tanti giovani nel mondo ma ad oggi non abbiamo ancora capito cosa voglia fare il fenomeno Grillo per i giovani in Italia. Nel suo programma non parla di ripresa e di lavoro, parla di tagli, quelli sì.
Pochi giorni fa Italia Futura ha presentato il progetto IF nel mondo, attendiamo che anche da questo versante si muova qualcosa, ma stando ai dati dei primi giorni, non ci sono molte adesioni nelle folla degli italiani nel mondo.
Per il resto dei partiti sappiamo che i giovani sono solo un peso e non una risorsa, sono quelli che rompono le uova nel paniere: meglio lasciarli fuori.
Incomincio a pensare che meglio starsene a casa con la famiglia e lasciare che i politici italiani ci mangino la fetta ancora in ballo, tanto in Italia le cose non cambieranno mai, questa è la frase comune e il senso comune di tanti giovani nel mondo; ma io voglio continuare a credere che insieme le cose si possano cambiare, sbaglio, sbaglierò, sicuramente imparerò prima o poi a non sbagliare, ma certamente nascondersi non serve a nessuno. Abbiamo lascito l’Italia, la critichiamo fortemente, facendo paragoni con altri Paesi, il problema è che noi Italiani siamo abituati a guardare la pagliuzza….
Certo ci sono Paesi avanzati, dove si sta bene, ci si gode la vita, ci si rilassa, si apprezza la qualità della vita e tutto il resto che ciascuno di noi desidera, ma a che prezzo? Tutti facciamo degli errori, è dagli errori che s’impara e si ricostruisce un Paese. Non criticate il vostro Paese, perché state criticando voi stessi, state criticando i vostri genitori: cosa avete fatto voi per il vostro Paese? Se oggi l’Italia è così è colpa di tutti, è colpa di quel silenzio assenso che per anni abbiamo esercitato, quindi non stiamo a guardare la pagliuzza negli occhi degli altri, ma guardiamo la trave che abbiamo nel nostro.
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