La visita a Belgrado e’ stata di grande interesse, principalmente alla luce dei progressi avvenuti nell’ultima tappa del dialogo con Pristina e alla luce del pacchetto di misure economiche appena varato dal governo serbo: il viceministro degli Esteri Marta Dassu’ ha fatto il punto della giornata nella capitale serba in un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo.
L’agenda odierna ha previsto alcuni colloqui con il premier serbo Ivica Dacic, il vicepremier Aleksandar Vucic, il ministro degli Esteri Ivan Mrkic, il consigliere presidenziale Marko Djuric, il sottosegretario agli Affari Esteri Vera Mavric. "La prima ragione che mi porta a considerare la visita di grande interesse – ha spiegato la Dassu’ – e’ alla luce dell’esito della tappa del dialogo fra Belgrado e Pristina, avvenuta ieri a Bruxelles".
L’Italia e’ fiduciosa, ha detto il ministro, del fatto che le due parti saranno in grado di completare il percorso verso l’esecuzione dell’accordo siglato il 19 aprile. La Dassu’ ha sottolineato a questo proposito l’importanza del fatto che lo svolgimento delle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo sia corretto e inclusivo, con un’ampia partecipazione anche da parte della popolazione serba presente nel paese. L’importanza della normalizzazione dei rapporti fra Belgrado e Pristina si inserisce nel contesto del percorso di adesione della Serbia all’Unione europea, da sempre sostenuto dall’Italia. "L’altra ragione di interesse nella mia visita a Belgrado – ha proseguito il viceministro – e’ che oggi il Consiglio dei ministri serbo ha approvato una serie di misure economiche importanti, tese anche a migliorare il clima per le attivita’ economiche e gli investimenti.
Quest’ultimo e’ un tema che interessa molto all’Italia, visto che abbiamo 500 imprese che operano nel paese. Sono infine misure importanti perche’, una volta attuate, renderanno possibile il programma di sostegno del Fondo monetario internazionale per la Serbia". La Dassu’ ha poi ricordato l’apporto del governo italiano a favore della Serbia, un apporto "istituzionale che esprime – ha proseguito il viceministro – la solidita’ della relazione bilaterale e del partenariato strategico. In piu’ – ha aggiunto – c’e’ ora questa funzione personale di Frattini, molto stimato dal vicepremier serbo Vucic. Io sono felice – ha concluso – che nella scelta di avere dei consulenti internazionali ci sia anche un nome italiano".
Il gabinetto del vicepremier ha precisato ieri che Frattini, ex ministro degli Esteri e candidato italiano a segretario generale della Nato, e’ stato invitato ad aiutare Belgrado nel proseguimento del percorso europeo della Serbia. Frattini condurra’ le sue attivita’ senza alcun compenso attraverso contatti diretti e a titolo personale con il vicepremier Vucic, e l’apporto sara’ incentrato sui capitoli 23 e 24 dei negoziati di adesione. A proposito del percorso serbo di adesione, la Dassu’ ha precisato infine che il 15 ottobre, nel corso del vertice intergovernativo di Ancona, l’Italia offrira’ alla parte serba un supporto tecnico per i capitoli negoziali.
Il vertice intergovernativo affrontera’ anche il tema della Macroregione adriatico-ionica, ha confermato il viceministro Dassu’. "Il giorno prima – ha detto la Dassu’ – si riunira’ il tavolo tecnico presieduto da Italia e Serbia su infrastrutture e trasporti, uno dei grandi capitoli di questa cooperazione regionale. Avremo quindi modo di riferire al vertice i risultati di questa riunione tecnica della Macroregione adriatico-ionica". Il piano d’azione, ha aggiunto il viceministro, e’ in fase di messa a punto con un lavoro condotto insieme alle altre regioni. "L’importanza della Macroregione sta anche nel fatto – ha osservato – che collega paesi gia’ membri dell’Unione europea a paesi che non lo sono, e quindi in un certo senso facilita un’armonizzazione degli standard". Il piano d’azione dovra’ essere approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2014, a conclusione della presidenza italiana dell’Unione europea.
La Macroregione adriatico-ionica sara’ uno dei temi della presidenza, mentre il tema principale sara’, ha precisato la Dassu’, il rafforzamento della governance economica dell’Unione europea. "Il presidente Letta pone giustamente un forte accento – ha concluso la Dassu’ – sul tema della ripresa economica e alla lotta alla disoccupazione, in particolare quella giovanile".
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