Sette opere d’arte italiane, sequestrate negli Usa a seguito di furti e sottrazioni illecite, saranno finalmente restituite all’Italia. Questo il significato della cerimonia ufficiale svolta ieri, 26 aprile, all’Ambasciata italiana di Washington, alla presenza dell’Ambasciatore italiano negli Usa Claudio Bisogniero e delle massime autorità statunitensi.
All’evento, che fa seguito alla rinegoziazione dell’accordo per la restituzione delle opere d’arte di provenienza illecita tra l’Ambasciata d’Italia e l’Ice, erano presenti, oltre all’Ambasciatore Bisogniero, il segretario Usa per la Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano, il Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Pasquale Muggeo, il Direttore dell’Ice, John Morton, lo US Attorney del Southern District di New York Sharon Levin che, insieme alla Procura distrettuale di Portland in Oregon, ha collaborato al recupero delle opere.
Tra i capolavori che verranno restituiti – di provenienza illecita sequestrati negli Stati Uniti a seguito di indagini dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice), l’ufficio Usa per il controllo delle dogane – ci sono opere di grande valore come "Leda e il Cigno", dipinto rinascimentale di Lelio Orsi, una statua romana del I secolo A.C. Tre manoscritti antichi e due ceramiche rispettivamente del 300 e del 400 d.C.
"Gli stati Uniti ed il Dipartimento per la sicurezza Interna sono orgogliosi di rispettare gli impegni con l’Italia, nostro Paese alleato", ha detto il segretario Usa Napolitano. "Continueremo a lavorare per assicurare che tesori ed opera d’arte trafugate ed entrate illegalmente nel nostro Paese siano sequestrate e restituite al Paese proprietario".
"La restituzione di numerosi artefatti sottratti all’Italia segna un nuovo passo nella collaborazione bilaterale tra Italia e Stati Uniti", ha detto l’Ambasciatore Bisogniero. "È questo un evento che si inserisce nell’ambito di una partnership ben consolidate attraverso la quale i nostri Paesi collaborano fianco al fianco, contro ogni forma di attività criminale".
"Data la qualità di alcune delle opere restituite" ha aggiunto "la cerimonia di oggi all’Ambasciata dovrebbe essere vista anche come il segno di un nuovo capitolo che si apre nei rapporti tra Roma e Washington".
"Portare avanti indagini simili ed ottenere risultati positivi implica un messaggio forte. L’ICE è seriamente impegnato nel preservare i beni culturali dai furti e sottrazioni", ha affermato Morton. "Assieme all’arma dei Carabinieri e ad agenzia tra cui l’Interpol ed il Dipartimento della Giustizia, intendiamo stringere la corda attorno ai ladri di beni antichi ed artistici".
"Il successo operativo delle indagini ha reso possibile non solo la restituzione di importanti capolavori all’Italia, – ha rilevato da parte sua il Generale Muggeo – ma, ancora una volta, sottolinea la fruttifera e stretta cooperazione che esiste tra la Protezione dei beni Culturali dell’ama dei Carabinieri e le autorità statunitensi nel loro comune impegno a ricostruire l’eredità culturale dei Paesi e a consegnarla ai posteri".
Secondo Preet Bharara, Manhattan U.S. Attorney, la cerimonia all’Ambasciata di Washington ha portato "alla restituzione al popolo italiano di un piccolo pezzo della loro storia, e ciò non potrebbe essere più gratificante". Un lavoro "che – ha chiosato – resta di alta priorità per questo dipartimento".
Due delle quattro indagini portare avanti nell’ambito del ritrovamento delle opera d’arte italiane, sono state legate a Gianfranco Becchina, presumibilmente collegato al crimine organizzato e rivale dell’organizzazione di Giacomo Medici, identificato dai Carabinieri come uno dei trafficanti di beni culturali italiani più prolifici.
Il furto e la sottrazione di beni culturali pubblici è un reato perseguibile con pene che possono raggiungere fino a 20 anni di reclusione, multe e restituzione dei beni sottratti al proprietario.
Dal 2007, il lavoro delle forze speciali di polizia statunitensi ha portato al rimpatrio di oltre 2.500 oggetti a 23 diversi paesi.
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