E’ stata solennemente celebrata a Catania, presso la sede di Sicilia Mondo, la trentesima edizione della Giornata della donna in emigrazione sul tema "Donna, l’altra metà del cielo". Una tema che è piaciuto alle associazioni aderenti in tutte le parti del mondo che hanno istituzionalizzato l’appuntamento trentennale, facendo dell’8 marzo una giornata di festa ma anche di orgoglio per le conquiste raggiunte.
Ospite d’onore l’assessore regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro Ester Bonafede. In apertura, il presidente di Sicilia Mondo Domenico Azzia ha commemorato tre persone recentemente scomparse che hanno fatto parte integrante della vita e della storia dell’associazione: Paolo Russitto, vicepresidente emerito di Sicilia Mondo, Antonio Lo Presti, già sindaco di Militello Val di Catania e Maria Meli, compagna, sempre in prima fila nelle attività di Sicilia Mondo. Nel suo intervento Azzia ha parlato della parità di genere e di quanto "lontana sia ancora la parità della donna con l’uomo in tante altre parti del mondo dove drammatica è la donna nella ‘condizione’ di emigrata, nella condizione di rifugiata, peggio ancora nella condizione di chi bussa alle spiagge altrui, in cerca del diritto alla vita e alla dignità". Secondo Azzia, "più delle leggi e dei regolamenti, occorre costruire una cultura partendo dalla quotidianità, tendendo il braccio alla donna straniera che incontri sulla strada che porta sulle spalle il fardello della sua povertà ma anche la sacralità della sua dignità umana e la ricchezza della identità di origine. Favorire l’incontro tra più culture è la strada giusta per raggiungere gli obiettivi della parità nella società globale".
L’assessore Bonafede, dopo avere accennato alla delicatezza del suo impegno istituzionale, ha fatto un quadro dei provvedimenti adottati, tra cui la piena utilizzazione della legge 3 del 2012 ai fini dell’ottenimento delle risorse necessarie per una politica di tutela contro la violenza di genere. In questa direzione, si è pensato a un osservatorio per monitorare una rete di relazioni puntando a una conoscenza più profonda del fenomeno. In proposito, ha ricordato che dall’America è arrivato il cosiddetto progetto "cura" che consiste nell’assistenza alla donna nella politica, nelle professioni e nella società civile. Di grande attualità le proposte per l’utilizzo intelligente, di concerto con i Comuni, dei beni confiscati alla mafia, per farne centri di sostegno e pronto soccorso sociale, in particolare centri di prevenzione, cura e tutela per la donna. Tra le politiche di ricerca del lavoro giovanile, ha accennato poi alla Youth guarantee, raccomandata dalla stessa Europa.
Discussione su questo articolo