Catia Polidori, sottosegretario allo Sviluppo economico, a conclusione della visita di quattro giorni in Uzbekistan, durante la quale era accompagnata da una ventina di rappresentanti di imprese italiane e da rappresentanti del mondo camerale, tira le somme: l’Italia ha intenzione di "rafforzare il gia’ positivo trend dell’interscambio, + 300% negli ultimi anni, cogliendo le opportunita’ dell’ottimo tasso di crescita del Paese (oltre 8%) e lavorando allo stesso tempo per superare ostacoli quali un non ancora agevole accesso al mercato, e talune rigidita’ amministrative".
Dopo aver visitato la capitale, Tashkent, Polidori ha fatto tappa a Bucara, prima di prendere il volo di rientro per l’Italia. Per il sottosegretario il processo di ammodernamento del sistema produttivo uzbeco (i macchinari tessili) "è particolarmente promettente", lo stesso vale per gli adeguamenti infrastrutturali (le ferrovie). "Con questa missione abbiamo posto le basi per facilitare le imprese italiane nella loro espansione nel piu’ grande mercato dell’Asia centrale".
Tre le grandi questioni affrontate da Polidori, l’intensificazione di contatti diretti con fornitori e acquirenti uzbechi "per ridurre i costi legati all’intermediazione"; e un’analisi di mercato sui principali settori aperti alle esportazioni italiane.
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