Giorgio Napolitano, in questi giorni in Romania, ha partecipato ieri al Pranzo di Stato offerto ieri a Bucarest dal presidente Traian Basescu. Il capo dello Stato ha ringraziato Basescu perché "in Romania gli italiani si sono sentiti e si sentono a casa e di casa". "Il solo nome Romania evoca l’orgoglio della Sua nazione per l’antico radicamento nella lingua latina e nella cultura romana", ha detto il presidente della Repubblica Italiana.
"I nostri due Paesi oggi condividono il cammino della libertà e della democrazia, lungo una strada aperta già dai nostri rispettivi processi di unificazione nazionale giunti a compimento nel 1859 e nel 1861. Nelle strade di Bucarest ci si imbatte nei nomi dei nostri eroi del Risorgimento, degli statisti dell’Unità d’Italia: le vostre vie e piazze testimoniano dell’amicizia e simpatia che ci legano, della reciproca ispirazione esercitata dalle battaglie dei nostri popoli per la liberazione e l’indipendenza e quindi dei valori condivisi con l’Italia dalla società civile e dalla classe politica romena del tempo".
Gli ultimi vent’anni hanno rappresentato per Napolitano un’epoca d’oro dei rapporti tra l’Italia e la Romania: "migliaia di piccole e medie imprese italiane hanno investito dapprima nella regione di Timisoara, poi in tutto il Paese, portando qui crescita e posti di lavoro, e garantendo al nostro sistema economico sbocchi e opportunità di sviluppo". Un’esperienza questa "altamente significativa nel reciproco interesse; un’esperienza originale di industrializzazione e internazionalizzazione". Napolitano ha perciò ringraziato "le autorità ed il popolo romeno per l’accoglienza sempre accordata ai miei connazionali. Qui, in Romania, gli italiani si sono sentiti e si sentono a casa e di casa".
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