Mirko Tremaglia, storico ministro degli Italiani nel mondo, è stato ricordato oggi alla Camera dei Deputati: l’Aula ha tributato un applauso unanime ed un minuto di silenzio al ‘padre’ della legge sul voto all’estero, scomparso lo scorso 30 dicembre all’età di 85 anni. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ricordando la figura di Tremaglia, ha parlato di un uomo che "ha legato la sua lunga stagione politica al raggiungimento di quella pacificazione nazionale che considerava doverosa anche in ragione della sua personale storia politica", che lo aveva visto aderire alla Repubblica sociale. Una riconciliazione che "doveva basarsi su quei valori scritti nella nostra Costituzione repubblicana, derivanti dall’affermazione dell’antifascismo e dalla nascita della nostra democrazia". "Tremaglia considerava la riconciliazione tra vinti e vincitori come un dovere per tutti coloro che intendevano continuare a servire la patria e ad amare l’Italia", ha aggiunto la terza carica dello Stato.
“Per 4 decenni è stato paladino della battaglia per valorizzare il ruolo dei nostri connazionali all’estero, i discendenti dei nostri emigranti" e "rese possibile un miracolo politico: l’approvazione della legge per il censimento degli italiani all’estero e poi della legge far esercitare il diritto di elettorato attivo e passivo".
Fini, che si è sempre detto “grande amico” di Tremaglia, salvo poi preferire una vacanza ai Caraibi (come ha confermato anche la sua compagna, Elisabetta Tulliani) alla partecipazione al funerale del deputato scomparso, ha raccontato “il rammarico che mi espresse poco prima di morire”, rammarico “per una battaglia che considerava importante: la necessità di una legge per rendere possibile l’integrazione in Italia di coloro che per tanti aspetti sono simili ai nostri progenitori di ieri. Mi auguro che la sua scomparsa non impedisca alla Camera di dare, accanto all’integrazione, ai diritti e doveri un nuovo concetto di cittadinanza" per gli stranieri.
Luigi Fabbri aderisce ad Alleanza per l’Italia Intanto il deputato Luigi Fabbri, subentrato al posto di Tremaglia, ha deciso di passare dal PdL al gruppo parlamentare di Alleanza per l’Italia.
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