Dichiarazioni esplosive di Juan Esteban Caselli a Radio Tricolore, emittente radiofonica argentina. Il senatore del Popolo della Libertà, guida del PdL nel Mondo, ha detto pubblicamente, chiaro e tondo, che lui con il partito fondato da Silvio Berlusconi e attualmente guidato dal segretario Angelino Alfano non vuole avere più nulla a che vedere.
In particolare, Caselli ha affermato di non fare più parte del PdL da almeno un anno e mezzo. Di più: ha dichiarato di non essere coordinatore del PdL nel Mondo e che quindi non ha alcun motivo di occuparsi degli italiani residenti oltre confine: che parlino con Verdini, ha detto, o con un altro coordinatore del partito, io non ho più nulla a che fare né con il PdL né con gli italiani all’estero.
Questo ha detto Caselli, il che ci sorprende non poco, visto che lui in Italia è ancora oggi un senatore del PdL ed è ufficialmente alla guida del dipartimento Italiani nel mondo di via dell’Umiltà. Eppure lui nega tutto: “io ho il mio partito e con questo partito mi presenterò alle prossime elezioni”, afferma. Il suo partito sarebbe quello che si chiama “Italiani per la libertà”, che secondo fonti argentine esisterebbe solo sulla carta, o quasi. In ogni caso lui, Cacho Caselli, è convinto di farcela: “Nei sondaggi il mio partito ha il 40% dei consensi”. Sarà. Ma perché allora Caselli non lascia il gruppo del PdL al Senato e non si dimette da responsabile del PdL nel Mondo? Cosa lo frena? E ancora: perché il partito non si dà una mossa e non cambia il coordinatore del dipartimento italiani nel mondo? Alfano è a conoscenza del fatto che Caselli in Argentina, presso le comunità italiane, lavora per se stesso e non per il Popolo della Libertà? Qualcuno glielo faccia sapere!
Nella sua intervista Caselli ha detto tante altre cose: per esempio ha sparato contro l’ambasciatore italiano a Buenos Aires, contro il Console Generale… Ma a noi quello che interessa è il suo ruolo nel partito.
Cacho in Argentina sta facendo terra bruciata intorno a sé, e quindi intorno a Silvio Berlusconi e al Popolo della Libertà. Queste sue dichiarazioni evidentemente sono la prova che el senador si trova in grande difficoltà. Di certo crediamo non sia ammissibile che una persona, che dice di non avere nulla a che vedere con il Popolo della Libertà, che sostiene di non appartenere più al partito da oltre un anno, continui ad occupare la sedia di coordinatore del PdL all’estero. Il partito di Alfano non può darsi il lusso di non contare sui voti degli italiani nel mondo, che sono moltissimi e che – lo abbiamo visto – possono essere persino determinanti per vincere.
E’ necessario più che mai un forte colpo di reni da parte di Angelino Alfano, che è vero, è molto occupato con tantissime cose, ma trascurare ancora gli italiani all’estero non farà che peggiorare l’immagine del PdL nel Mondo che in questi ultimi anni poco o nulla ha fatto per le comunità italiane all’estero. Noi, vicini da sempre al centrodestra, noi che crediamo ancora nei valori della libertà e della democrazia, ci auguriamo di assistere quanto prima ad un vero e concreto rilancio del Popolo della Libertà nei cinque continenti. In via dell’Umiltà qualcuno si dia una mossa. E in fretta.
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