Giulio Terzi, intervistato dal quotidiano la Discussione, ha avuto la possibilità di parlare dei temi più attuali, dalla dimensione europea all’ancoraggio atlantico, alle sfide del nuovo Mediterraneo e della crisi siriana. Su quest’ultimo tema, in particolare, ha commentato: "Il protrarsi della crisi rischia di destabilizzare l’intera regione e di questa situazione Assad e il suo regime portano la piena responsabilità".
Non poteva mancare un passaggio sulla riconferma di Barack Obama alla presidenza Usa: "La politica estera americana continuerà nel solco tracciato negli ultimi quattro anni: dialogo, multilateralismo e apertura verso i paesi arabi e del mediterraneo per accompagnare e sostenere le transizioni democratiche".
Per ciò che riguarda il caso dei due marò italiani ancora bloccati in India, il titolare della Farnesina ha sottolineato: "Per sostenere le nostre ragioni abbiamo condotto un’azione di sensibilizzazione, sostenuta da importanti paesi amici e organizzazioni internazionali, abbiamo portato il caso all’attenzione dell’Unione Europea, del G8, dell’Asean. Io stesso ne ho parlato al Segretario generale delle Nazioni Unite: non ci fermeremo fino a quando Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non saranno tornati a casa". Noi ce lo auguriamo. Perché sarà anche vero che l’azione diplomatica italiana è stata forte: ma ad oggi, non è bastata. E dopo quasi un anno, i nostri marò sono ancora bloccati in un paese straniero.
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