Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, entrato in Parlamento per la prima volta nel 2006 – eletto nella ripartizione estera Europa con l’Italia dei Valori – continua a farci sorridere; anche se in realtà ridiamo per non piangere, visto le sparate a cui Totò ci ha ormai abituato. Volete sapere l’ultima? Eccola qui: intervistato durante il programma “Un Giorno da Pecora”, su Radio2, a Razzi viene chiesto un parere sul Jobs act. Lui risponde così: “non lo conosco, non ne ho sentito parlare. Di nome non lo conosco – ribadisce -, ma poi magari se lo vedo riconosco: ha la barba…?". Antonio, Antonioooo!
Razzi voterebbe no all’abolizione del Senato: "Voterei sicuramente no, il Senato non si può abolire, esiste da quando c’è l’antica Roma".
Antonio Razzi è diventato “famoso” a livello nazionale – e non solo, secondo lui – grazie soprattutto all’imitazione di Maurizio Crozza: “L’imitazione che mi fa Crozza – spiega Razzi – e’ un po’ migliorato: non mi fa piu’ parlare in tedesco, ma in un italiano da terzo mondo. Grazie a Crozza i giovani mi fermano per la strada per farsi le foto con me, tante belle ragazze e tanti bei ragazzi. Dove vado vado mi conoscono, anche in Cina mi hanno riconosciuto: alla Citta’ Proibita una volta e’ arrivato un cinese, bello alto, che mi ha riconosciuto e mi ha chiesto una foto. Ed e’ successo pure a Dubai". "Dal profondo del cuore ringrazio Crozza – conclude Razzi – che fa delle pigliate in giro verso di me, ma mi ha fatto conoscere al grande pubblico".
Per ciò che riguarda il tema delle quote rosa: "In verità, dal Pdl a Forza Italia, le presenze femminili sono state sempre tante, belle e brave". "Ultimamente si sta esagerando con l’imposizione delle quote rosa. Credo che per una donna preparata, intelligente ed in carriera, l’argomento possa addirittura offenderla”, ha continuato Razzi. “Trovo che Gasparri abbia ragione nel non gradire più di tanto l’argomento e che siano necessarie altre qualità per poter rappresentare gli italiani a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione". Sì, Totò, sono davvero necessarie “altre qualità”, quelle che tu non hai.
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