Gentile direttore Filosa,
parlate molto di Imu, Tasi, Tari, e giustamente. Bisogna però pubblicizzare una cosa che molti italiani all’estero ancora non sanno. Le bollette della casa italiana, se iscritti AIRE – e per casa non locata – vedono l’applicazione della tariffa residenti. Da Enel a Gdf e passando per le bollette acqua (Toscana, Sardegna, ecc ecc). In alcuni casi trovate tale informazione nei regolamenti messi online, in altri dovete chiedere e spesso (vedi Enel) vi inviano loro un esempio di autocertificazione da compilare e da inviare con allegato certificato AIRE.
Quanto all’Imu mi pare sia stato approvato un odg dell’on Nissoli che impegna il governo ad applicare a tutti gli aire l’Imu come prima casa. Non tutto e’ perduto se ci facciamo sentire in qualche modo.
Innanzitutto bisogna far conoscere i diritti degli italiani all’estero, per esempio per ciò che riguarda agevolazioni tariffarie di bollette, cosa davvero poco conosciuta per mia esperienza diretta con altri connazionali.
Nel frattempo sto portando avanti una piccola battaglia in merito, perchè una società idrica abruzzese, Sasi spa, ha cambiato a me e suppongo a tutti gli altri AIRE la categoria tariffaria da "residente" a "non residente". Tutto e’ possibile se giustificato da una legge o un regolamento, invece nessuna giustificazione è stata indicata in bolletta e a mie richieste di chiarimenti per sapere la base giuridica su cui si fonda questo cambiamento per gli iscritti AIRE mi è stato risposto per iscritto che stanno valutando con Federutility.
Andrò avanti anche da sola per quello che posso per fare chiarezza su una pratica per me non trasparente sia dal punto di vista commerciale che procedurale: non si cambia tariffa agli AIRE e poi si cerca una base giuridica con Federutility, ma capirà le difficoltà a farlo dall’estero.
A volte leggendo anche i vostri recenti articoli mi sembra che per far cassa si utilizzino gli italiani all’estero sempre di più. Buon lavoro!
RETTIFICA Rettifico un dato, precisando che la società non ha cambiato la categoria tariffaria, ma non ha mai applicato la categoria "residenti" ai cittadini Aire nonostante la normativa del ’93 sia chiara, adducendo una personale interpretazione.
Secondo l’art. 1 comma 4 ter D.L. 23 gennaio 1993, n. 16 convertito in L. 24.03.1993 n. 75 per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si considera direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata
Ora, al di la’ di come sia considerata la casa ai fini di imposta Imu, le altre societa’ di servizi idrici ed energetici (Ato toscana, Ato sardegna, Enel, ecc) ancora ad oggi considerano per i cittadini iscritti Aire le tariffe "residenti". "Imposta" e "tariffa" in diritto sono due cose differenti infatti.
Speriamo che la interrogazione parlamentare in merito possa chiarire tale interpretazione, poiche’ le interpretazioni non devono essere date dalle parti ma dagli organi preposti.
Nel caso l’interpretazione fosse letterale e’ evidente che bisognera’ rimborsare dal 1993 quanto impropriamente fatturato in bolletta agli italiani all’estero.
M.S., email dallla Francia (la lettrice ha chiesto di pubblicare solo le iniziali del suo nome per una questione di privacy)
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