La sfida degli italiani all’estero non si terrà sul campo ormai divelto delle accuse contro schieramenti avversi o sulle false promesse, non si riterrà sufficiente un semplice “io farò”, figlio di una frettolosa campagna elettorale condotta all’estero da pirati occasionali del diritto di voto, navi battenti la bandiera del nullismo proposto sin ad oggi.
Gli italiani residenti in Svizzera potranno contare già prima delle prossime elezioni di un servizio di orientamento informativo appositamente studiato da Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, dopo aver incontrato la sezione Ticino del MdL: dopo due anni di lavoro a contatto con i concittadini residenti in Svizzera si è compreso che la chiusura dei consolati e l’accentramento dei concittadini verso quelli rimasti attivi ha procurato agli stessi un carico di lavoro rilevante, creando molti disagi per impiegati e concittadini. Quindi il nostro movimento sarà vicino a tutti i connazionali che ne avranno bisogno.
Altre iniziative partiranno nei prossimi giorni per rendere poi accessibili tutte le strutture che il consolato di Lugano ha a sua disposizione, ma che non sono attive per motivi ancora non chiari, come per esempio il circolo ricreativo italiano che riuniva la comunità italiana e offriva un eccellente servizio di ristorazione e svago.
Il Movimento delle Libertà del Ticino sta pensando di condurre una collaborazione attiva con il consolato italiano per rendere molto più fluido il flusso di informazioni che potrebbero essere recuperate con maggiore facilità anche da chi non vive nelle immediate vicinanze del consolato.
Essere un volontario del bisogno attraverso il Movimento delle Libertà, apparato parallelo al pensiero del Presidente Silvio Berlusconi, permette a tutti i simpatizzanti di poter essere efficaci e soddisfatti nel vedere il successo delle altrui esigenze concretamente risolte con passione politica d’altri tempi supportata dal grande dovere morale di cui tutti, e non solo il nostro movimento, dovrebbero farsi portavoce, dentro e fuori i confini italiani.
Sicuramente il presidente del Movimento delle Libertà, on. Massimo Romagnoli, ha dimostrato di non guardare al suo interesse economico, ma solo ed unicamente al bene dei concittadini che nel mondo dovrebbero appoggiare e sostenere solo candidati che fanno i fatti dopo aver ascoltato le parole, e non come accaduto in questa legislatura in cui si sono usate le parole per fare i fatti, sì, ma propri e personali, a partire dall’On. Picchi fino ad arrivare all’On. Razzi.
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