Ignazio La Russa ne è convinto: al governo guidato da Mario Monti manca quella “sensibilità politica" necessaria per venire a capo della vicenda dei due marò in India. L’ex ministro della Difesa, durante la presentazione alla Camera di un’iniziativa di "Italia protagonista", parla del caso dei due fucilieri della Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India da 8 mesi con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani. Due marò italiani che l’attuale esecutivo non è ancora riuscito a portare a casa.
"Siamo convinti – ha detto La Russa – che le persone che interpretano il ruolo di ministri tecnici siano persone stimabili, come il ministro dell’Interno, quello degli Esteri o lo stesso Monti. Ma poi il Governo del Paese in una democrazia deve avere anche sensibilità democratica. Non riescono ad esempio a capire che al di là degli sforzi che compiono sul piano giuridico per liberare i due marò, occorrerebbe che considerassero quella questione una priorità nazionale, ma è più forte di loro, non ci possono arrivare". "Noi – ha proseguito – abbiamo votato in Parlamento un trattato con l’India qualche giorno fa, voluto dal Governo. Ma andava rinviato".
Che fare, dunque? Secondo l’ex ministro sarebbe necessario "richiamare l’ambasciatore a tempo indeterminato" e sospendere "la partecipazione alla missione antipirateria". Se una cosa del genere "la fa un Governo di sinistra lo attacchi, ma un Governo tecnico non puoi neanche attaccarlo, perchè non lo fa per un valore opposto al tuo, lo fa per l’assenza di una sensibilità politica. Ed è una differenza sostanziale". Insomma, i tecnici al governo? Meglio farla finita con questa situazione prima possibile.
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