Per ora in giro, tra le migliaia di macchine con bandierine tedesche sventolanti dai finestrini, si vedono poco. Ma gli italiani in Germania si stanno preparando per sfoderare il loro orgoglio azzurro in vista della semifinale di domani. Nei ristoranti, nelle pizzerie e nei caffe’, a Berlino come a Wolfsburg, gli emigrati italiani sanno che l’undici di Prandelli e’ all’altezza della sfida.
‘Li vedo bene: hanno piu’ esperienza, sono forti fisicamente e tecnicamente – racconta Quinto Provenziani che in Germania, a Wolfsburg, e’ arrivato 50 anni fa, con i primi Gastarbeiter (i lavoratori emigrati) per entrare alla Volkswagen. Provenziani, noto anche per essere l’artista che ha creato la scultura ‘L’emigrante’, che oggi campeggia nel centro di Wolfsburg, vedra’ la partita da separato in casa: ‘Io me ne vado a casa di mio figlio, nato in Germania ma tifosissimo dell’Italia, mentre mia moglie e la ragazza di mio figlio se la vedono qui da noi’. Niente maxi-schermo? ‘Meglio evitare: per i mondiali del 2006 ci sono state risse ed e’ intervenuta la polizia. Quando bevono i tedeschi si lasciano trascinare’.
Tutt’altro il clima a Berlino, dove le anime appaiono distese, a parte qualche sfottò. A Prenzlauerberg, quartiere radical-chic poco a nord del centro, si aspetta il solito pienone la frequentatissima pizzeria I due forni. ‘Trasmettiamo sempre le partite’, spiega Tania, una cameriera del locale, ‘ma domani non so cosa succedera’, speriamo non finisca a cazzotti’, aggiunge scherzando: ‘Con le partite si diventa un po’ scemi’.
Anche l’elegante ristorante Bocca di Bacco, nella centralissima Friedrichstrasse, questa volta trasmettera’ l’incontro a tutto volume. ‘La partita e’ molto sentita’, dice Francesco Comi, che gestisce il locale ed e’ da dieci anni in Germania: ‘Devono ancora digerire la sconfitta nella semifinale dei mondiali tedeschi del 2006’. Rispetto ad allora oggi ‘non sono piu’ tanto sicuri di vincere, c’e’ meno arroganza. Oggi rispettano di piu’ l’Italia, il suo gioco, non si sente piu’ dire che gli azzurri vanno sempre per terra o stanno li’ a pettinarsi quando li inquadrano’. Francesco e’ convinto che i tedeschi prenderebbero meglio una sconfitta contro l’undici di Prandelli, senza far partire il ‘boicottaggio’ dei ristoranti di cui si era parlato nel 2006. E se passassero? ‘In fondo andrebbe bene cosi’: sono dieci anni che arrivano a un passo dal titolo senza vincere niente’.
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