“Il Comites di Norimberga, riunitosi in assemblea sabato 17 maggio, ha ribadito per l’ennesima volta il suo deciso NO alla chiusura del locale ufficio consolare, rinnovando l’appello ad intraprendere passi idonei e necessari per venire ancora incontro alle esigenze della nostra collettività, in modo che si possa continuare ad assicurare in loco una presenza atta all’erogazione di un servizio di appoggio per i connazionali. L’Assemblea ha ripetuto tutta la sua indignazione contro quei politici che per ignavia, incapacità o mero calcolo politico non hanno fatto tutto quanto nelle loro possibilità per impedirne la chiusura”. Così si legge in una nota firmata da Giovanni Ardizzone, presidente del Comites di Norimberga.
“Fa specie l’assordante silenzio che circonda la chiusura in Germania di due istituti di cultura, Francoforte e Wolfburg, e di due uffici consolari, Norimberga e Saarbrücken. Sarà perché queste decisioni sono state assunte da un ministro degli esteri PD, membro di un governo a guida PD, in un Parlamento a maggioranza PD. Sicuramente ben altra reazione si sarebbe scatenata se queste chiusure fossero state decretate da un ministro di centro destra o da un governo a guida centro destra! Sicuramente sarebbero seguite manifestazioni e marce di protesta, articoli di fuoco, lacrime, pianti, energiche prese di posizione da parte di connazionali politicizzati che pensano più al partito che agli interessi dei conterranei”.
“Tuttavia questa dura e barbarica decisione pesa come un macigno sulle coscienze di tutti gli eletti nella circoscrizione estero a chiara dimostrazione della loro fellonia e inutilità!”.
“Getta nel ridicolo, sia il proponente sen. Micheloni che il Ministro degli esteri, l’iniziativa, seppur lodevole, della famosa ‘mozione Micheloni’ che doveva essere discussa a febbraio, essa è stata rinviata prima a marzo, poi ad aprile, poi ancora al 13 maggio e ora arriva l’ennesimo rinvio al 28 maggio. Questa è la dimostrazione lampante di una presa in giro, orchestrata forse con complicità reciproca o con ossequiosa accettazione di uno dei due. Gli uffici di Norimberga e di altre sedi consolari in chiusura sono stati già disdetti. Quale potrebbe essere quindi l’esito di questa mozione quando il paziente è già morto? Prima fanno scappare i buoi e poi chiudono le stalle?”.
“Il Comites di Norimberga diffida anche tutti coloro che, pur non avendo mosso dito contro la chiusura di Norimberga, vogliono ora, promotori di iniziative aleatorie, solo buttare fumo negli occhi dei connazionali e speculare su eventuali meriti che non gli appartengono”.
“Il Comites di Norimberga, costatato il loro reale e concreto sostegno, ringrazia ancora una volta il sindaco di Norimberga e tutti i politici tedeschi che si sono impegnati a sostenere la nostra causa, denunciando tutta la sua disistima nei confronti dei nostri eletti all’estero che hanno fatto mancare il loro sostegno, per incapacità o in malafede, dimostrando così di essere dei veri privilegiati che pensano solo a continuare a mantenere il loro interesse personale”.
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