"Nei giorni scorsi abbiamo assistito, nostro malgrado, a un episodio a cui davvero non avremmo mai voluto assistere: nell’Aula del Senato, due senatori eletti dagli italiani nel mondo – Fantetti, ripartizione Europa, e Giordano, ripartizione Nord e Centro America – hanno votato un emendamento che cancella gli eletti all’estero a Palazzo Madama. Un grosso errore, un tradimento che difficilmente i connazionali potranno perdonare. E il peggio e’ che i due sapevano bene cosa stavano facendo, com’e’ stato ben spiegato sulla stampa da autorevoli osservatori". Così Eugenio Sangregorio, responsabile del Movimento delle Libertà in Argentina, che prosegue: "E il senatore Juan Esteban Caselli? Mi dispiace davvero che lui non fosse nemmeno nell’Aula del Senato per respingere tale proposta che fa male e denigra la importante presenza italiana nel mondo, un valore essenziale e certamente una risorsa strategica per la nostra amata Italia".
"Ora, di questi tempi sparare sugli eletti all’estero del Popolo della Libertà è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, tale è la loro inconsistenza, tanto è il loro pressapochismo. Ma non possiamo esimerci dal condannare un comportamento vile, che ha lanciato un pessimo segnale alle comunità italiane nel mondo: gli eletti all’estero troppo spesso rischiano di essere schiavi dei partiti a cui appartengono, dimenticando così il dovere che hanno nei confronti del proprio elettorato. Se poi sono veri i rumors che raccontano di un possibile accordo fra Fantetti e Giordano e il PdL, accordo che prevedrebbe la certezza di avere un seggio sicuro in Italia – rumors riportati dai media e non smentiti dai due interessati – sarebbe davvero una vergogna. Altro che rappresentanti degli italiani all’estero, personaggi del genere rappresentano solo se stessi!".
"Ci fa sorridere l’arrampicarsi sugli specchi di Fantetti – continua Sangregorio -, e ancor di più ci fa ridere il fatto che Giordano non abbia provato neppure a giustificare il proprio comportamento: da parte del senatore residente in Canada un silenzio assordante, che e’ rimbombato nei cinque continenti".
Ed ecco la conclusione del coordinatore MdL: "E’ ora di dire basta a certi rappresentanti dei connazionali, che a quanto pare stanno a Roma solo per curare i propri affari. Rinuncino a ripresentarsi alle prossime elezioni, se ancora hanno un briciolo di dignità: e anche se dovessero avere la presunzione di ricandidarsi, siamo certi che gli italiani nel mondo si ricorderanno di che pasta son fatti certi personaggi".
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