Dopo Svizzera e Germania, Massimo Romagnoli, esponente del PdL e presidente del Movimento delle Libertà, si prepara a continuare il suo tour europeo visitando Francia, Regno Unito e Grecia, dove Romagnoli è residente.
Fra le altre cose, in Germania, nella città di Mannheim, il presidente MdL – accompagnato dal responsabile MdL locale, Tullio Porcu – ha visitato i detenuti italiani nelle carceri locali. 17 connazionali meno fortunati: Romagnoli si è impegnato a farsi portavoce, presso le istituzioni diplomatiche locali e a Roma, delle loro problematiche.
Berlusconiano doc, da tempo il presidente MdL si batte a Roma per fare in modo che la voce degli italiani residenti all’estero, in particolare quelli che vivono nel Vecchio Continente, venga ascoltata con più attenzione. “Non ho mai trascurato, in tutti questi anni, le comunità italiane residenti in Europa. Sono sempre stato vicino ai nostri concittadini perché anche io, come italiano all’estero, ho vissuto sulla mia pelle e continuo a vivere l’esperienza di risiedere fuori dalla madrepatria. E ho capito che senza un filo diretto con l’Italia, l’italiano all’estero non riesce ad essere felice, né a vivere a pieno la propria quotidianità”, dichiara Romagnoli, che prosegue: “Il Movimento delle Libertà presto lancerà in maniera ufficiale la propria campagna elettorale. Le persone che ci seguono sono sempre più numerose e giorno dopo giorno mi accorgo che crescono sensibilmente l’affetto e la stima nei nostri confronti. Del resto ciascuno raccoglie ciò che semina: e noi abbiamo seminato bene”.
Romagnoli ha lavorato durante questi anni forse più di quanto abbia fatto qualunque altro parlamentare pidiellino. La sua è prima di tutto una passione, o meglio – come lui stesso la definisce – “una vocazione”. “La vocazione che ho nel partecipare ai problemi delle persone e nel sostenerle nelle loro necessita’ mi ha spinto a continuare il mio impegno in politica, nonostante tanti ostacoli si presentassero spesso sul mio cammino. Invidie e gelosie di colleghi che a Roma troppo spesso vanno a fare solo le belle statuine, anziché abbattermi, mi danno maggiore energia, una forza positiva che io impiegherò sul territorio, a stretto contatto con gli elettori, per rivedere nei loro occhi quel consenso e quella fiducia che mi dimostrano ad ogni incontro e che mi fa sentire orgoglioso di essere quello che sono, un italiano che ama il suo Paese e si sente vicino ai suoi connazionali dovunque si trovino”.
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