L’Italia dei Valori a rischio scissione. E così il partito va alla ricerca dei pezzi che ha perso durante questa legislatura. Anche dei nomi più ‘indigesti’. Come quello di Antonio Razzi, eletto all’estero nella ripartizione Europa.
Razzi, ex operaio immigrato in Svizzera, e’ perentorio nell’escludere qualsiasi ipotesi di ritorno a casa Idv. "Ma andassero a cagare", risponde al cronista che lo interpella sul punto, con la sua solita educazione. "Quelli non mi salutano neppure piu’. A Scilipoti si’, lo salutano, e a me no. E io dovrei pure tornare da loro?". Eppure Razzi aveva "visto giusto", spiega. E lo aveva anche scritto nel libro "Le mie mani pulite". "Nel partito Di Pietro – rammenta il deputato – faceva il padre padrone. Faceva tutto lui. Figurarsi che io avevo chiesto un rimborso spese per i comitati Idv in Svizzera. Volevo si pagasse la benzina a chi faceva la campagna elettorale. Ma non mi ha dato neanche una lira. Io dico: ‘magna tu, ma fai magnare pure gli altri… no?’". Proprio bravo questo Antonio Razzi, no? E fate magnà un po’ pure lui!
Certo che se l’Italia dei Valori ha cominciato a correre dietro a Razzi – ma anche a uno come Scilipoti – da quelle parti devono essere proprio messi male…
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