"Le tematiche legate al mondo degli italiani all’estero sono spesso affrontate solo da un punto di vista politico-istituzionale mentre non bisogna dimenticare il contributo del mondo accademico che ha allargato l’orizzonte delle migrazioni attraverso pubblicazioni e studi scientifici di indubbio valore". Così Franco Narducci, presidente nazionale dell’Unaie (Unione Nazionale Associazioni Immigrati Emigrati) in occasione del seminario tenutosi oggi a Roma: "Percorsi migratori e organizzazioni degli italiani all’estero".
I temi dell’Expo e dell’associazionismo italiano all’estero, con i riflessi sulle nuove migrazioni e l’uscita di giovani italiani alla ricerca di migliore sistemazione in altri paesi, sono stati i temi toccati nel corso dell’appuntamento promosso dall’Unaie. "Alla vigilia dell’Expo 2015 e degli Stati generali dell’associazionismo italiano nel mondo – ha aggiunto Narducci – è doveroso intensificare un confronto che passi dall’analisi dei fatti ad una proposta chiara che punti al rinnovamento dell’associazionismo e ad una maggiore attenzione ai fenomeni migratori. È necessario richiamare l’attenzione dello Stato e delle Regioni suoi nuovi problemi di mobilità, soprattutto quella legata a motivi professionali che vede tanti giovani costretti ad andar fuori dall’Italia per cercare lavoro". "La cooperazione e la sussidiarietà – ha aggiunto l’ex parlamentare del Pd – sono la forza dell’associazionismo che non smette di valorizzare il ruolo prezioso della comunità di italiani nel mondo rispetto ai quali cercheremo di operare favorendo una maggiore competitività e globalizzazione".
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