“Sono rimasto molto turbato da questa improvvida decisione della Regione Veneto: si tratta di un’operazione che mina l’associazionismo stesso nelle sue radici”, ha detto il presidente del MAIE, Ricardo Merlo. “La cancellazione dal registro regionale di quei gruppi che non raggiungono il requisito del numero minimo di iscritti (attualmente 100) è non voler riconoscere l’importanza e il valore di una delle più efficienti reti solidaristiche italiane operanti nel mondo. E’ stata la rete delle Famiglie Bellunesi nel suo complesso, e a prescindere dal numero degli iscritti ai vari gruppi, che ha dato un grande contributo alla crescita e allo sviluppo della regione Veneto, oltre ad aver protetto e tramandato il proprio patrimonio linguistico e culturale. Un‘amministrazione indifferente a questi argomenti e ai ripetuti appelli di tutte le Associazioni Regionali dei Veneti nel Mondo che si sono battute per impedire questa ingiustizia – ha sottolineato il deputato italo sudamericano – tradisce i propri cittadini, quelli che forse più di tutti amano incondizionatamente la propria terra d’origine, a dispetto della distanza e del tempo. Mi auguro – ha concluso Merlo – che ci possa essere un ripensamento su questo provvedimento, anche in considerazione della possibile approvazione a breve di un disegno di legge che prevede il superamento dei parametri in base ai quali si è provveduto alla cancellazione di diversi circoli dal registro regionale”.
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