Giulio Terzi Sant’Agata ha tempo di pensare a Facebook e Twitter, mentre i nostro marò sono ancora bloccati in India e il governo guidato da Mario Monti sembra essersene dimenticato.
Il ministro degli Esteri con un post pubblicato sul famoso social network festeggia “i primi 1.000 ‘mi piace’ sul mio profilo": infatti da circa tre mesi Terzi ha aperto una pagina su Facebook, dove in effetti è abbastanza seguito. Il ministro ringrazia gli iscritti per la partecipazione alle varie discussioni e anche per le "critiche costruttive" che gli vengono rivolte. Gli argomenti trattati sulla pagina pubblica del titolare della Farnesina? La tutela dei diritti umani, in particolare della liberta’ religiosa, il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, il ruolo di primo piano dell’Italia nel Grande Mediterraneo, fra gli altri. E i marò in India? Dimenticati, appunto. Parlarne è scomodo, non conviene: vorrebbe dire ammettere il fallimento del governo di cui Terzi fa parte.
Il capo della diplomazia italiana è da sempre molto attivo sui social. Su Twitter, in particolare, dove Terzi “cinguetta” praticamente ogni giorno. Gli piacciono così tanto le piattaforme del web, che di recente è stato definito dalla rivista specializzata "Wired" il ministro "social" per la sua propensione a utilizzare i social media come strumento di politica estera.
Terzi tuttavia è diventato per molti il simbolo dell’inefficacia del governo Monti. Il caso dei due marò italiani ancora bloccati in India meriterebbe molta più attenzione di quella che fino ad ora gli è stata data, quasi con il contagocce. Terzi provi a “cinguettare” meno e a viaggiare più spesso in India: magari, potrebbe anche pensare di restare lì fino a quando non sarà in grado di tornare in Italia con i due marò. Ma forse questo è chiedere davvero troppo…
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