“Dopo una serie di incontri con un ampio schieramento di forze politiche" e dopo che "autorevoli rappresentanti della comunità italiana nell’America Latina gli hanno chiesto di offrire la propria candidatura visti i risultati positivi del suo lavoro quando fu eletto per il Senato della Repubblica nel 2006”, Edoardo Pollastri – spiegano da San Paolo, Brasile – ha deciso di scendere in campo alle Politiche del 2013: sarà candidato con l’USEI, la lista indipendente fondata e presieduta da Eugenio Sangregorio.
Un altro asso nella manica per Sangregorio, calabrese doc e imprenditore di successo a Buenos Aires, Argentina. Pollastri ha assicurato di "essere a disposizione di quanti intendano dare un contributo all’iniziativa, in un rapporto di rispettoso dialogo e di fattiva collaborazione, aperto a tutte le forze che intendono portare avanti gli interessi delle comunità italiane dell’America Latina. L’unificazione dei criteri che abbiano l’obiettivo di valorizzare diritti e doveri degli Italiani all’Estero deve essere una meta alla quale vogliamo puntare”, ha sottolineato l’ex senatore.
Non sappiamo se l’Unione sudamericana emigrati italiani avrà successo, o meno, alle prossime elezioni. Esistono però alcune certezze. La prima: Pollastri ha scelto di entrare nell’USEI perché ha sposato in pieno il progetto di Sangregorio e del suo movimento. E prima di prendere la propria decisione, Pollastri ha valutato tante altre strade e diverse possibilità: alla fine, si è convinto del fatto che solo l’USEI rappresentasse in Sud America la vera novità, che solo Sangregorio avesse sul tavolo un progetto costruito su obiettivi concreti e non su favole fatte di fumo. La seconda certezza: l’USEI in Sud America avanza. Non solo in Argentina o in Brasile. Ma anche in Venezuela, per esempio, dove sono in corso contatti con autorevoli rappresentanti della comunità italiana locale – e con ex candidati alle Politiche del 2008 – per cercare di disegnare una comune strategia che possa portare più consensi possibili all’Unione sudamericana. La terza certezza? Sangregorio è sicuro di vincere. Certo, a parlare con i vari candidati, tutti lo sono. Ma lui sente di avere una marcia in più: “Questa volta faremo il boom, ne sono convinto”, dichiara a ItaliaChiamaItalia intervistato dal nostro direttore, Ricky Filosa. “Non abbiamo mai avuto così tanto sostegno come adesso. La comunità è in effervescenza, dalla nostra parte abbiamo imprenditori e intellettuali, gente dello spettacolo e politici locali; persino istituzioni del governo argentino, che ci spingono ad andare avanti e ci sostengono, perché sanno bene che uno dei punti più importanti dell’USEI è quello della maggiore integrazione fra Italia e Argentina, fra Mercosur e Sud dell’Europa. Sono carico di entusiasmo – aggiunge il presidente USEI – e certo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti”.
Un nuovo sito web, una squadra giovane e dinamica, collaboratori freschi di nomina e persone di grande esperienza che fanno parte del movimento: questa è l’USEI, un movimento che unisce i connazionali residenti nel continente, ovunque si trovino. Sangregorio non molla: ora è il suo turno e lui ci crede davvero. E con lui, riferisce egli stesso, tanti altri. In bocca al lupo.
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