Occhio, perché questa è proprio forte. La notizia è da pelle d’oca. Raffaele Fantetti e Basilio Giordano, senatori PdL eletti all’estero, hanno votato nell’Aula del Senato a favore dell’abolizione degli eletti all’estero a Palazzo Madama. Già, proprio così: pur di non fare un torto al proprio partito, si sono dati la zappa sui piedi. A nulla è valso l’avvertimento del Sen. D’Alia, Udc-Maie, che – lui sì – si è battuto con forza per il mantenimento in Senato dei rappresentanti degli italiani all’estero. “Vorrei dire al collega Fantetti e a tutti gli altri amici e colleghi eletti nella circoscrizione Estero – ha sottolineato D’Alia – che, una volta che il Senato si pronuncia sul suo numero e sulla sua composizione, non si puo` piu` tornare indietro. Quindi, scordatevi (e chi ve lo ha detto dovrebbe strappare la laurea) che noi poi vi ritorniamo e che quei senatori che non abbiamo messo la` li mettiamo da un’altra parte. E ` una cosa che puo` andare bene giocando a «Monopoli», ma qui siamo nel Senato della Repubblica”. Avete capito?
Giordano, eletto nel Nord e Centro America e residente in Canada, non è certo la prima volta che vota contro gli interessi degli italiani residenti oltre confine. E Fantetti? Da quando è entrato in Senato, dicono le malelingue, fa persino rimpiangere Di Girolamo, che sì, era schiavo di Mokbel, ma almeno qualche iniziativa a favore degli italiani nel mondo l’aveva portata avanti. Ecco, senza arrivare all’eccesso di sentire nostalgia per un senatore accusato di essere arrivato a Palazzo Madama con l’aiuto della ‘ndrangheta, Fantetti ha dimostrato di essere soltanto un pupazzo nelle mani del PdL. E lo stesso hanno dimostrato i suoi colleghi in Senato: tutti schiavi di partito. Occhio: anche alla Camera dei Deputati ci sono diversi parlamentari eletti all’estero che nel corso di questa legislatura hanno tradito la fiducia e il mandato dei propri elettori.
E che dire di Juan Esteban Caselli, il senatore PdL eletto in Sud America e residente in Argentina? Era assente in Aula: non ha nemmeno partecipato ad una votazione così importante. Proprio lui, che fino a prova contraria resta il Coordinatore del PdL nel Mondo e dovrebbe essere un po’ la guida del partito per quanto riguarda tutti i temi legati agli italiani all’estero. Ragazzi, siamo messi proprio male, e chi dice di no mente sapendo di mentire.
Ci sarebbe da vergognarsi, e noi come italiani nel mondo certamente proviamo grande imbarazzo nell’avere gente così seduta in Parlamento. Non vediamo l’ora che arrivino le prossime elezioni, per tentare almeno di fare un po’ di pulizia.
E poi la gente si sorprende del fatto che un partito indipendente come il Maie – Movimento Associativo degli italiani all’estero, quello dell’On. Ricardo Merlo, raccolga sempre più consensi…
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