Tra una settimana scade il termine per l’iscrizione degli elettori iscritti all’AIRE negli elenchi consolari che saranno alla base delle elezioni di rinnovo dei COMITES. Solo chi avrà inviato entro il 18 marzo al consolato di riferimento la sua domanda di iscrizione negli elenchi degli elettori, riceverà a casa il plico contenente la scheda che gli consentirà di votare per corrispondenza. I moduli della domanda si possono facilmente scaricare dai siti di tutti i consolati.
I deputati del Pd eletti all’estero, Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, rivolgono agli italiani nel mondo ancora una volta l’invito a iscriversi nei registri elettorali: “invitiamo i cittadini all’estero ad iscriversi. Il blocco del rinnovo dei COMITES per oltre cinque anni ha deluso molti e la mancanza di ricambio ha soffocato preziose energie; allo stesso tempo, le restrizioni dovute alla crisi e l’appannamento che in questi anni di pesanti difficoltà si è avuto dell’immagine dell’Italia non sono stati certo per gli italiani all’estero un corroborante per la partecipazione alla vita civile e democratica italiana. Si tratta, tuttavia, di pause e difficoltà che si possono curare in un solo modo: con l’esercizio della democrazia e con la ripresa di un confronto ampio e partecipato che possa fare affiorare le energie migliori delle nostre comunità”.
Fra le altre cose, i deputati dem scrivono: “non si dimentichi che da un serio rinnovamento di questi organismi dipenderà a breve il rinnovamento e il rilancio di un’altra istanza non meno importante, quella del Consiglio generale degli italiani all’estero, che è stato e resta un organo di rappresentanza generale delle nostre comunità nel mondo”.
“Una dignitosa partecipazione alle elezioni di rinnovo dei COMITES servirà anche ad allontanare le ombre che persistono in alcune zone della politica italiana sulla rappresentanza degli italiani all’estero, nonostante che questo governo abbia detto parole chiare sulla sopravvivenza della circoscrizione Estero. Essa, anzi, servirà a dare slancio e consistenza alla stessa riforma delle nostre rappresentanze, che dovrà essere avviata, come da tempo chiediamo, appena concluso il percorso delle riforme costituzionali. Chi non l’abbia già fatto, dunque, trovi la volontà e il tempo di iscriversi e di contribuire a compiere un atto di democrazia doveroso e utile per gli italiani all’estero e per lo stesso Paese, che potrà continuare a contare sulla rete più estesa ed efficace di riferimenti che ha nel mondo globalizzato”.
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