È conosciuta per il suo legame con i vigili del fuoco e gli artificieri ma protegge anche i minatori che, da sempre, le sono devoti. È Santa Barbara, festeggiata in tutto il mondo e, in maniera particolare a Charleroi, in un luogo particolarmente simbolico per la storia dell’emigrazione italiana.
Proprio nella città dove si ricorda il tragico incidente dell’8 agosto 1956 che costò la vita a 262 minatori, si sono ripetuti anche quest’anno i tradizionali festeggiamenti per la santa, organizzati dal Ctim di Charleroi e promossi dal presidente Sebastiano Scandereberg, di origini pugliesi.
Domenica 4 dicembre nella scuola Don Bosco di Roselies si sono incontrati quaranta ex minatori, vestiti per l’occasione con gli abiti del mestiere, visibilmente commossi durante la messa e la successiva cena. Tra i presenti, anche il coordinatore eventi del Ctim, Guido Cagnina, e il rappresentante Enas Ugl del Belgio, Francesca Renda.
“È stata un’iniziativa bella e commovente – dichiara Mario Caruso, coordinatore Ctim Europa, a ItaliaChiamaItalia –, nonostante la situazione attuale e l’assenza di fondi, si è voluto eseguire ugualmente, ma con sobrietà, quanto fatto da anni. Si è trattato di un momento molto toccante, un’occasione per dire che l’Italia non ci deve dimenticare, che in questi quaranta anni di esperienza ci è sembrato di essere considerati a volte italiani di classe A, altre volte italiani di classe inferiore. Ora si è perso di nuovo l’orientamento e non sappiamo più che cosa siamo per l’Italia, respiriamo anche noi lo stesso disorientamento di chi vive dentro i confini nazionali”.
“Ho rassicurato il pubblico degli italiani che risiedono all’estero sulla nostra vicinanza – conclude Caruso -, il Ctim è sempre presente e, anche se orfani del nostro fondatore Mirko Tremaglia, continuiamo a ispirarci a quello stesso principio di associazionismo perché la cosa più importante e stare accanto alla gente. La nostra presenza durante le celebrazioni per Santa Barbara è stata ispirata anche dalla volontà di dimostrare loro quanto siamo vicino e questo atteggiamento ha reso i minatori molto felici”.
Discussione su questo articolo