Stamattina è stato fatto il punto sull’andamento di lavori sull’Expo. Lo ha detto il neoministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, appena arrivato al ministero per l’insediamento. "Abbiamo fatto il punto anche stamattina con il presidente del Consiglio – ha detto Delrio -. Expo è una grande sfida e credo siamo riusciti a raddrizzarla abbastanza. È un momento di grande difficoltà".
"Mi sono sentito stamattina anche con il presidente Cantone”, presidente dell’Autorità anticorruzione, “con cui lavoreremo a strettissimo contatto, su Expo, sul Mose, su tutte le grandi opere italiane".
"Con un lavoro paziente ma serio metteremo in fila tutte le cose come quando si fa un lavoro in casa", ha aggiunto Delrio. "Dobbiamo fare le cose cominciate e portarle a termine. Nessuno fa riparare la cucina e la lascia a meta’. La porta a termine, la cura con attenzione, guarda come sono eseguiti i lavori, li controlla e fa in modo che i preventivi corrispondano alla spesa finale. Io faro’ cosi’ come ho fatto da sindaco".
La ricostruzione de L’Aquila resta una priorita’ "assolutamente", risponde il neo ministro per le Infrastrutture, senza tentennamenti. "L’Aquila ha molte risorse che abbiamo stanziato. Ce la fara’. Sara’ ricostruita molto bene".
FREDDEZZA CON RENZI? PURA INVENZIONE "Freddezza con Renzi? Ma di cosa parlano, è tutta pura invenzione. Invenzione di sana pianta. Io e Matteo siamo davvero come fratelli. Non c’è nessun tipo di problema, abbiamo cominciato assieme", "anzi, anche in questo caso abbiamo deciso assieme, come tutte le altre volte", "valutando le cose che sono più utili e chi le può fare meglio". Lo afferma Graziano Delrio, in una intervista a Repubblica, rilasciata prima della nomina a ministro delle Infrastrutture. E aggiunge: "Vado a fare qualcosa di più rilassante, dice? Non sono così sicuro, a dire il vero. Certo, il sottosegretario era un ruolo molto impegnativo", "ma anche il ministro delle Infrastrutture ha una mole di cose da fare. E poi la delicatezza del passaggio, del momento… Bisogna soprattutto far partire i cantieri. Andiamo oltre la crisi anche se riusciamo in questo obiettivo". E sul nome del suo successore chiosa: "Ne abbiamo parlato, ma non so se il Presidente ha assunto le determinazioni definitive. Comunque il sottosegretario alla Presidenza non deve giurare al Quirinale, ma a Chigi. Quindi non deve farlo stasera".
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