Momenti di paura la scorsa notte in un centro di accoglienza alla periferia della Capitale che ospitava cento rom, tra cui molti bambini e due neonati. Poco dopo la mezzanotte e’ divampato un vasto incendio nell’edificio di via Amarilli, in zona La Rustica. Le fiamme hanno interessato il piano superiore del centro, che era in stato di abbandono.
Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri. I pompieri hanno spento l’incendio ed evacuato l’intero stabile, dichiarandolo inagibile. Nessuno degli ospiti e’ rimasto ferito. Ancora da chiarire la natura del rogo.
Sono in corso verifiche e al momento non si esclude nessuna ipotesi: dall’incidente legato all’incuria sino al gesto doloso. Chi indaga finora tenderebbe a scartare la possibilita’ che l’incendio sia stato appiccato dall’esterno della struttura, che si trova a qualche chilometro di distanza da viale Giorgio Morandi a Tor Sapienza, teatro nei mesi scorsi di una violenta protesta contro il centro di accoglienza per rifugiati, che si e’ poi deciso di chiudere.
Ad assistere la scorsa notte i 62 minori e i 38 adulti ospiti del centro e’ stato il personale della Protezione Civile di Roma Capitale che ha fornito coperte, sciarpe, berretti, venti sacchi a pelo e delle cassette d’acqua. Anche l’assessore al Sociale di Roma Capitale Francesca Danese si e’ recata sul posto per seguire da vicino le operazioni e assistere le famiglie.
"Siamo intervenuti immediatamente, insieme alla Protezione civile, per prestare soccorso. E ora sistemeremo famiglia per famiglia le 100 persone rom evacuate – ha detto -. Stiamo facendo una cabina di regia per capire dove. Siamo vicini a queste persone".
Nello stabile, una struttura industriale riadattata alcuni anni fa in epoca Veltroni inizialmente per il ‘Piano freddo’, vivevano cento nomadi di origine montenegrina e franco-marocchina, provenienti dagli insediamenti di Ponte Mammolo, Casilino 900 e La Martora. Tra questi anche due persone emodializzate, tre donne al quarto mese di gravidanza e due neonati, rispettivamente di tre mesi e 40 giorni. Si tratta di un centro ad alto tasso di scolarizzazione: 33 bambini inseriti nel programma con una frequenza decisamente alta. "Oggi erano tutti presenti a scuola", ha sottolineato l’assessore Danese.
Ad intervenire sulla vicenda anche il leader della Lega, Matteo Salvini. Dell’incendio ha detto di non sapere niente, ma ha contestato "il fatto che la sinistra prenda le periferie urbane come le discariche per nascondere qualsiasi problema di emergenza sociale". Salvini si e’ augurato che "non sia niente di doloso, ma – ha aggiunto – la reazione della gente oltre un certo limite e’ inevitabile: mi auguro che si metta il freno ad un’immigrazione ormai fuori da qualsiasi controllo".
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