Con fischietti, slogan e cartelli (‘non ne possiamo piu’, questa classe politica se ne deve andare’), un gruppo di imprenditori della Confcommercio di Padova munito di scope tricolori, ha inscenato una manifestazione di protesta fuori l’assemblea nazionale della Confcommercio. ‘Solidarieta’ a Sangalli e a questo governo che fa il possibile, ma i disoccupati d’oro che stanno a Montecitorio andiamo a spazzarli via’ dice il presidente dell’Ascom di Padova Fernando Zilio brandendo la ramazza. ‘Via i politici che ci hanno messo in questa situazione, spremuti dalle tasse, raccontandoci un sacco di balle’ aggiunge un altri.
La voce dei piccoli imprenditori d’Italia, le cui storie spesso drammatiche hanno riempito la cronaca di questi mesi, arriva dritta dentro la sala dell’assemblea annuale dei commercianti, attraverso un video. ‘E chi non ha problemi con Equitalia ? Chi non paga le cartelle non e’ perche’ vuole evadere, e’ perche’ non ce la fa a pagare’ dice una negoziante napoletana costretta dalla crisi a chiudere uno dei suoi due esercizi. Nei primi 3 mesi dell’anno la crisi ha affondato quasi 19.600 imprese commerciali, saldo tra chiusure e nuove aperture.
‘Se gli italiani non hanno soldi non ne possono spendere. Oggi stanno attenti anche ai 20-30 centesimi’ racconta un giovane panettiere. ‘Per paura delle tasse invece di 100 euro ne spendono 50, e negli ultimi mesi si vende anche meno’ spiega la proprietaria di una boutique al Nord.
E le banche? Nell’ultimo anno per la prima volta dal 2008 il numero delle imprese che si sono sentite rispondere ‘no’ a richieste di credito ha superato quelle che lo hanno ottenuto. Nel 2012 il 34% delle aziende ha ricevuto finanziamenti, nel 2009 era il 75%.
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