Silvio Berlusconi interviene ad Agorà e parla di immigrazione. La sinistra, dice, non ha saputo controllare il fenomeno. Le conseguenze, osserva, sono sotto gli occhi di tutti, “sono arrivate in Italia oltre 600mila persone”, “170 mila clandestini nel 2014, 153 mila nel 2015, 181 mila nel 2016 e 119 mila l’anno scorso”.
“Quando governavamo noi, invece, ne sono arrivati soltanto 4.400 – evidenzia il leader di Forza Italia -, quelli che sono arrivati da noi l’anno scorso durante un week-end dell’estate”.
Secondo l’uomo di Arcore è necessario prendere provvedimenti quando prima, altrimenti saremo invasi da una “immigrazione di massa”. La proposta di Berlusconi è quella di una sorta di piano Marshall: “Devono essere gli Stati importanti, deve essere l’Europa a farsi carico di questo, convincere tutti i Paesi del benessere per un grande piano Marshall che intervenga nei Paesi africani e dell’Estremo Oriente. Io penso che sono soldi sacrosanti da spendere. Ne ho già parlato con Bush a suo tempo, e con Vladimir Putin una settimana fa, ne ho parlato a Bruxelles con il Partito Popolare Europeo. Questo sarà il punto numero uno, lo metteremo nei nostri programmi per cercare di convincere tutti i paesi”.
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Le parole di Berlusconi però fanno storcere il naso e Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle. Secondo il vicepresidente della Camera pentastellato “Berlusconi è il responsabile della bomba sociale dell’immigrazione in Italia, perché è un fenomeno fuori controllo per colpa sua e per colpa del centro-sinistra che insieme hanno firmato trattati vergognosi, hanno fatto business sull’immigrazione e hanno bombardato la Libia”.
L’attacco è molto forte: “Ricordatevi che è stato il centro-destra e poi il centro-sinistra a firmare per esempio il regolamento di Dublino che ci impedisce di distribuire in altri paesi d’Europa i migranti. Ricordatevi sempre che è stato Berlusconi insieme a Napolitano e insieme al Pd a decidere di andare a bombardare la Libia e quindi a creare l’instabilità in quel paese che ha aperto i flussi dei migranti”. E’ il clima da campagna elettorale che si fa sentire ogni giorno di più.