Giulio Terzi, esponente di Fratelli d’Italia, ex ministro degli Esteri, intervenuto a Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, parla, tra le altre cose, anche di immigrazione: “Questa continua politica di annunci dell’Unione europea sui grandi risultati che si otterranno dopo i vertici come quello di giovedì è completamente falsa”, afferma Terzi, che continua: “Tutta la narrativa che viene data prima e dopo queste riunioni non corrisponde alla realtà. Concretamente non ci sono stati risultati, non è stato deciso nulla. Ci saranno le navi per salvare le persone, ma non è stato stabilito dove saranno portati i migranti salvati. Questo significa che saranno portati nel Paese più vicino, quindi l’Italia”.
Per Terzi “la previsione di afflussi nei prossimi mesi non solo non diminuirà, ma sarà in forte crescita. E’ stata persa una grande occasione durante questo vertice dell’Ue. Le soluzioni concrete sono rimaste tra le cose da fare prossimamente, in attesa che l’attenzione diminuisca e con la tecnica che noi abbiamo di lasciar decantare le situazioni. E’ una mentalità burocratica tipicamente italiana di un cattivo senso dell’amministrazione: non preveniamo, non affrontiamo con decisione, ma lasciamo decantare”.
Terzi, che fu ministro degli Esteri del Governo Monti proprio nel periodo in cui Giovanni Lo Porto fu rapito, commenta così il caso legato alla morte del cooperante palermitano: "Esprimo grande solidarietà e vicinanza ai familiari di Lo Porto. Il modo che è apparso nella gestione politica del caso è da stigmatizzare. L’aula parlamentare era deserta mentre Gentiloni parlava della vicenda. Su 630 parlamentari, erano presenti in aula 35, neanche il 5%. E’ vero che era venerdì mattina, ma non può non esserci la sensibilità di capire che quelle immagini di disattenzione fisica di una Camera dei deputati deserta sono un pessimo segnale verso il resto del mondo. Diamo l’idea che non siamo indignati, possono farci tutto e noi non reagiamo”.
Discussione su questo articolo