"Anche nelle migliori famiglie può succedere di avere un fratello del Pd": inizia così il post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, che cita la famosa canzone di Rino Gaetano "Mio fratello è figlio unico". Un nuovo duro attacco al Partito democratico: "Mio fratello è del pd. Mio fratello è progressista, vota per gli F35, per la guerra in Afghanistan e per i bombardamenti in Libia e si indigna per il referendum in Crimea", poi "mio fratello è del pd e non abbandona gli amici, governa da sempre con Berlusconi e se non lo trova più in Parlamento lo invita a casa sua". Di mira, evidentemente, soprattutto il premier e segretario democratico Matteo Renzi: "Mio fratello è generoso, ha pagato due euro per votare un mentitore professionista come segretario del pd che si tiene anche tutti i rimborsi elettorali", poi "mio fratello è del pd perché non è stupido, non crede agli asini che volano, ma a Renzie invece sì perché non vola" e ancora "mio fratello è del pd perché gli dà un futuro, è dipendente pubblico e a giugno potrà uscire con la famiglia a mangiare una pizza con gli 80 euro dell’elemosina di Renzie".
Grillo concorda poi su un punto con il Cavaliere: "Mio fratello è del Pd perché aveva ragione Berlusconi quando diceva che era un coglione". Il riferimento, è all’epiteto con cui il leader di Forza Italia definì gli elettori di centrosinistra qualche anno fa. E Grillo conclude: "Mio fratello non è figlio unico, ma quanto mi piacerebbe che lo fosse. Papà … che hai fatto quella notte!!". E dal Partito democratico non tardano ad arrivare le repliche: "Grillo come Berlusconi a suo tempo. Insulta milioni di italiani elettori del Pd per recuperare un po’ di visibilità, visto che non ha argomenti" scrive su Twitter Emanuele Fiano. "È evidente che Grillo, messo ai margini della scena politica dall’azione del governo Renzi, ha ora paura di perdere anche fette del proprio elettorato più fedele, per cui cerca di ‘blindarli’ alimentandone, per differenza con quelli del Pd, l’orgoglio identitario. Di certo, se continua così anche i suoi elettori gli diranno presto Nuntereggae più" gli risponde, citando una altro celebre pezzo del cantautore calabrese, il deputato democratico Ernesto Carbone.
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