"La Troika ha sentenziato: la Grecia deve morire per pagare il suo debito. Deve morire dissanguata, lentamente in agonia ed esposta al pubblico ludibrio come monito per il prossimo (l’Italia?). Il volere dei cittadini greci, espresso tramite il referendum popolare del 5 luglio, conta meno di niente, anzi e’ un aggravante che ha comportato l’ipoteca di 52 miliardi di beni pubblici greci come garanzia sul ripagamento del debito. Un’assicurazione sull’esercizio della democrazia: se i greci vogliono votare per cambiare le cose loro comunque si tengono il ‘grisbi’. Tanto vale non votare piu’. E’ il debito che comanda". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post dal titolo ‘Il debito e’ immorale in Grecia come in Italia’.
Grillo spiega poi che sul debito greco a marzo la presidentessa del parlamento di Atene, Zoe’ Konstantopoulou, "ha annunciato la costituzione di un audit del debito greco" attraverso l’istituzione di una commissione che poi ha iniziato i suoi lavori.
In sintesi, prosegue il leader M5s, "secondo la Commissione per l’Audit la Grecia puo’ non pagare il suo debito perche’ l’hanno contratto le banche e i politici e non i cittadini e perche’ per ripagare questo debito si stanno violando i diritti umani dei greci. Il riconoscimento ufficiale dell’immoralita’ del debito greco da parte di una commissione parlamentare creerebbe un precedente storico pericoloso per la tenuta stessa dell’euro e della gabbia del debito".
"Un audit, sul modello di quello greco, va istituito al piu’ presto anche per il debito pubblico italiano che ha sfondato la soglia dei 2.200 miliardi di euro. Per ripagarlo stanno distruggendo lo Stato sociale, i diritti dei lavoratori, la scuola e svendendo tutti gli asset strategici italiani. Dopo la Grecia, i prossimi siamo noi. Prepariamoci. Non possiamo morire di debito. Non possiamo morire per l’euro. Potere al popolo, non alle banche", conclude Grillo.
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