Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito a Matteo Renzi l’incarico di provare a formare il nuovo governo, dopo le dimissioni di Enrico Letta. “Ho accettato con la responsabilità e il senso dell’importanza e della rilevanza di questa sfida, metterò tutta la determinazione e l’impegno di cui saremo capaci", ha dichiarato Renzi dopo aver accettato con riserva l’incarico di formare il nuovo governo. "Ci prendiamo il tempo necessario, sapendo che fuori da qui il senso dell’urgenza è importante, ma un orizzonte di legislatura necessita di qualche giorno per sciogliere la riserva". E’ un "impegno molto serio, significativo, l’impegno di un allungamento della prospettiva politica di questa legislatura, che si colloca nell’orizzonte naturale previsto dalla Costituzione". "Siamo ben consapevoli dei prossimi passaggi. Bisogna avere una straordinaria attenzione ai contenuti e alle scelte da fare. Entro il mese di febbraio bisognerà fare un lavoro urgente sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale, subito dopo, a marzo, la riforma del mercato del lavoro, ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio il fisco".
"Per quello che mi riguarda – ha aggiunto Renzi – assicuro al signor presidente, alle forze politiche, e direi soprattutto agli italiani che stanno assistendo a questa crisi di governo, che metterò tutto il coraggio, l’impegno, l’energia e l’entusiasmo di cui sono capace partendo dall’emergenza più importante che riguarda non soltanto la mia generazione – ma anche la mia generazione -, che è quella del lavoro, dell’occupazione e in qualche modo anche della rassegnazione".
Renzi su Twitter: "Con tutta l’energia e il coraggio che abbiamo #lavoltabuona".
Lasciato il Quirinale, il premier incarico si è recato a Palazzo Madama e a Montecitorio, per incontrare Grasso e Boldrini, e poi è salito su un treno per Firenze. Nella “sua” città, parteciperà all’ultimo Consiglio comunale da sindaco.
Sul Frecciarossa diretto a Firenze Renzi è in compagnia di Graziano Delrio e Lorenzo Guerini, pronto – anche durante il viaggio – a lavorare per la formazione del governo. "Mettiamoci in un angolo appartato" ha detto Renzi ai due stretti collaboratori prima di partire, dopo avere risposto "Io ce la metto tutta" a chi alla stazione gli urlava "migliorala tu questa politica".
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