"Stiamo discutendo di questioni di dettaglio, mi sembra che qualcuno si senta in campagna elettorale". Così il premier Matteo Renzi in una intervista al Tg1 delle 20, parlando delle divisioni della maggioranza sul decreto lavoro. "Sono discussioni alle quali un cittadino normale e’ abbastanza allergico. Stiamo discutendo se le proroghe devono essere cinque o otto, sono dettagli. Poi tutto l’impianto del decreto va bene. E’ tipico di un momento di campagna elettorale", dice ancora Renzi al Tg1. Il premier spiega: "Con tutto il rispetto di chi deve fare campagna elettorale noi vogliamo governare: su questi dettagli discutano quanto vogliono basta che alla fine si chiuda l’accordo rapidamente perche’ non e’ possibile che di fronte a una emergenza come quella del lavoro non si risolva rapidamente il problema. E noi lo risolviamo".
Le riforme vanno fatte. "Da quanto tempo i cittadini aspettano" le riforme, dalla cancellazione delle province al bicameralismo perfetto? "Noi lo facciamo, semplifichiamo l’iter delle leggi e tagliamo il numero dei parlamentari. E lo facciamo entro maggio". “Alcuni senatori sono alla ricerca della visibilita’, e’ comprensibile, ma la politica e’ un’altra cosa". Bisogna "ascoltare tutti ma alla fine o si decide o la politica perde la faccia. Se vogliono perdere la faccia facciamo pure, io no".
A chi critica il decreto del governo per il taglio dell’Irpef, Renzi replica: “Stiamo restituendo 80 euro a mese. I soloni abituati a stipendi da milionari dicono che sono pochi. Vorrei vedere loro guadagnare mille euro al mese. Per chi guadagna quelle cifre, 80 euro non sono pochi. I soldi arriveranno non per maggio, ma per sempre". Cosi’, anche ”le polemiche di Brunetta o Grillo sono facce della stessa medaglia”, portate avanti dal ”partito dei chiacchieroni, che si diverte con i comunicati”, mentre ”noi facciamo le cose concrete”.
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