Mario Monti non vuole che nessuno gli faccia fretta. “Lasceremo quando, come governo, avremo finito il nostro compito”, dichiara il presidente del Consiglio a Tgcom24. E sottolinea: “I risultati del nostro lavoro si vedranno più avanti”. Il nostro obiettivo “non è durare, ma fare nel tempo consentito il possibile per mettere la socieà italiana sulla strada della crescita che e’ lunga da percorrere”.
Il premier spiega che lui e i suoi ministri stanno lavorando per “lasciare un’Italia con i muscoli meglio allenati, per una buona crescita economica sociale e civile”.
Monti dichiara che gli piacerebbe essere ricordato come “un buon allenatore dell’Italia”. “Dato il mio passato a Bruxelles – osserva – a volte si era parlato di me come di un commissario tecnico, allenatore e’ una nuova immagine e, perche’ no, mi piacerebbe essere ricordato come un buon allenatore dell’Italia".
Il Professore rassicura gli italiani: le tredicesime non sono a rischio. E commenta: “C’e’ un circuito vizioso di aspettative nefaste, dobbiamo evitare allarmismi ingiustificati. Abbiamo gia’ chiesto molti sacrifici agli italiani per il loro benessere futuro e bisogna evitare altri allarmismi ingiustificati". Dunque Monti torna a smentire l’ipotesi del taglio delle tredicesime che era circolata negli ultimi giorni.
IL NONNO CHE EMIGRO’ IN ARGENTINA In una intervista a “Sette”, Mario Monti parla fra le altre cose anche del nonno che emigrò in Argentina per fondare una piccola impresa nel settore della birra. Confessa poi la sua idea di felicità: “Muoversi senza meta, senza programma nei piccoli villaggi della nostra Italia". Il regalo piu’ bello?Una bicicletta Bianchi, "replica di quella usata da Coppi per vincere il Mondiale". La notte piu’ bella? "Quella che ho passato a 12 anni tenendo nella mia camera da letto la coppa del mondo di Formula Uno vinta da Fangio".
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